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Provincia/ L’assessore Cannarozzi: non aumenteremo la Rc auto

Per le infrastrutture e le manutenzioni delle strade attendiamo lo sblocco dei finanziamenti Fas e della Regione Puglia.

 

Assessore Cannarozzi, costruire un bilancio con oltre 8 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno è stata un’impresa quasi Impossibile. Ora si prevedono ulteriori tagli.

«Il peso dei minori trasferimenti statali è stato un onere sicuramente pesante nella costruzione del bilancio. E tuttavia questa situazione di difficoltà, unita ad una congiuntura economica generale tutt’altro che facile, deve essere per una classe dirigente un banco di prova sul quale misurare la propria capacità di governo Dobbiamo cioè essere in grado di “guidare” anziché “subire” la riforma del federalismo fiscale, sostituendo nel nostro vocabolario politico-amministrativo la parola “tagli” con l’idea di una “rimodulazione” delle risorse finanziarie assegnate agli Enti Locali».

Quali sono i punti di forza del primo bilancio che porta la sua firma?

«In primo luogo — ed è questo un elemento di assoluto rilievo politico — l’Amministrazione provinciale ha scelto di non inasprire la pressione fiscale. La tassa sull’Rc Auto è rimasta invariata al 12,5%, nonostante moltissime Province italiane l’abbiano aumentata, così come la percentuale della Tarsu che i Comuni versano alla Provincia, ferma al 4%. In pochi mesi siamo riusciti a
recuperare attraverso un monitoraggio della Tarsu circa 1 milione di euro di maggiori entrate. Due decisioni che dimostrano la volontà di recepire appieno la sfida di una razionalizzazione e di
una ottimizzazione delle risorse disponibili. Avendo sempre come costante punto di riferimento il rispetto del Patto di stabilità. E’ evidente che il quadro complessivo ci ha imposto delle scelte
compiute non senza sacrifici. Abbiamo voluto però operare senza artifici, senza gonfiare le previsioni di entrata, ispirandoci ad una visione realistica delle prospettive future. Il nostro è dunque un bilancio “pulito”, costruito alla luce del sole”. Il fatto che la Provincia sia in grado di assicurare il regolare pagamento degli stipendi e degli oneri del salario accessorio ai dipendenti, ad esempio, non è un dettaglio se guardiamo alla situazione degli altri Enti Locali del territorio».

La sensazione è che la «scelta politica» sia stata quella di puntare moltissimo sulle opere pubbliche. Ma lo sblocco dei fondi dipende da altri enti, a cominciare dalla Regione.

«La nostra attenzione si è concentrata su alcuni punti che riteniamo qualificanti. Su tutti la
manutenzione della rete stradale e degli edifici scolastici. Il Piano triennale delle Opere Pubbliche, infatti, contiene al suo interno investimenti per circa 88milioni di euro, tra risorse proprie del nostro bilancio e finanziamenti di altra natura. Abbiamo condiviso ogni decisione con il territorio. Tanto nell’individuazione degli interventi sulle arterie provinciali quanto delle numerose infrastrutture, soprattutto palestre in tensostruttura, a servizio dei nostri istituti superiori, onorando gli impegni assunti con il sistema scolastico di Capitanata. Speriamo di non essere lasciati soli da altri livelli istituzionali in questo percorso virtuoso. Speriamo, ad esempio, che la Regione Puglia sblocchi presto – i circa 21 milioni di euro del piano di manutenzione straordinaria della rete viaria e che non li tenga bloccati per evitare di sforare il Patto di stabilità. Perché la Capitanata ha bisogno di quei finanziamenti. Non abbiamo fatto mancare, sia pure in questo contesto di rigore finanziario, un investimento di 400mila euro destinato agli arredi scolastici né azioni di valorizzazione e di promozione della cultura, nella convinzione che anche la cultura sia una straordinaria industria e che non si possa considerarla un ramo secco da tagliare in tempi di vacche magre. Abbiamo guardato ai giovani e al grande dramma occupazionale che purtroppo vivono ogni giorno. Lo abbiamo fatto stanziando una prima tranche di 200mila euro a sostegno delle piccole e medie imprese. Perché è innanzitutto attraverso questo sostegno che è possibile mettere in circolo nuova economia e, di conseguenza, provare a creare nuova occupazione. L’impegno della Giunta è poi quello di impegnare nell’immediato futuro parte dell’avanzo di amministrazione per sostegno delle Imprese del comparto turistico e dell’agricoltura».

Nonostante questo, però, le difficoltà non mancano.

«Anche qui è inutile nascondere che siamo comunque preoccupati per la manutenzione stradale e delle scuole, per alcuni servizi essenziali come la fornitura di gasolio, il pagamento delle somme per lo sgombero della neve. E proprio per questo che vogliamo proseguire nella politica di riduzione dei costi di gestione, di risparmio nella dematerializzazione dei flussi documentali, nel lavoro di amministrazione virtuosa avviato negli anni scorsi. Con questo documento finanziario doteremo l’Ente di una polizza assicurativa, la cui assenza sino ad oggi ha fatto gravare sulle casse della Provincia qualcosa come 2 milioni 500mila euro di transazioni già effettuate per sinistri stradali».

Come risponde alle critiche dell’opposizione, che ha parlato di bilancio senza prospettive?

«Ho il massimo rispetto per le opinioni delle opposizioni. E sono pronto a valutare con loro ogni proposta che possa migliorare il nostro bilancio. Ovviamente laddove non si tratti di provocazioni strumentali. Ciò che abbiamo immaginato in questo bilancio non mi sembra poco, soprattutto se pensiamo agli 8 milioni di euro di trasferimenti statali in meno. Potevamo scrivere un libro dei sogni. Invece abbiamo deciso di essere sinceri con i cittadini della Capitanata. Vogliamo adesso che questo documento finanziario segni non un punto d’arrivo ma di partenza e l’avvio, se possibile, di una nuova stagione di collaborazione istituzionale e politica nell’interesse del territorio».

Filippo Santigliano