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G20 SPIAGGE/ ENIT: IN AUTUNNO C’È ANCORA VOGLIA DI MARE

Mattinata di confronto oggi a Vieste per il terzo summit del G20 delle località balneari. Tra i diversi temi affrontati anche come e quanto il covid abbia pesato sul turismo di queste realtà nel 2020. All’incontro, moderato dal giornalista Rai Francesco Giorgino, ha partecipato anche il sindaco di Riccione Renata Tosi. Il prossimo summit si svolgerà a Iesolo.

Il suggerimento di Angela Merkel ai tedeschi di fare vacanze in Italia non può che essere accolto in modo favorevole da chi opera nel settore turistico, visto che proprio la Germania è, con 2,3 miliardi di euro, al primo posto nella top ten dei paesi stranieri per spesa turistica in città balneari italiane. Da sola rappresenta il 33% della cifra complessiva per vacanze al mare (6,8 miliardi di euro).

I numeri sono stati forniti dal direttore di Enit Giovanni Bastianelli in una tavola rotonda del terzo summit G20 spiagge che si sta svolgendo a Vieste e a cui partecipano anche amministratori del territorio. Tra i vari argomenti trattati si è parlato di quanto il covid abbia pesato e stia pesando sul turismo balneare.

Con 67,8 milioni di presenze il settore del balneare costituisce da solo il 15,5% delle presenze complessive del turismo Italia. Nella top Top 25 la parte del leone la fa Rimini con 7,5 milioni di presenze, sesta Riccione con 3,6, ma in classifica ci sono anche altre località della provincia (Bellari-Igea Marina e Cattolica).

Nel 2019 l’Emilia Romagna era tra le regioni che aveva visto incrementare la spesa turistica: passata da 514 a 556 milioni di euro con 8,1% in più, di fronte ad una media nazionale di più 4,1%. Poi è arrivata l’emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio l’intero settore, ma non in modo omogeneo.

Solo per dare un dato: nei primi sette mesi del 2020 i tanto ambiti turisti tedeschi vista la loro capacità di spesa in provincia di Rimini sono calati dell’80,5%. In una proiezione di Enit su tutto il 2020 le destinazioni montane, che dipendono meno dal turismo straniero, sono le meno colpite (-39%), mentre le costiere subiscono una contrazione del 51%.

A pesare sui numeri anche la totale mancanza dei viaggiatori a lungo raggio: fino allo scorso anno 1 su 4 di quelli che arrivava in Europa, sceglieva l’Italia. Tra le località balneari quelle che hanno avuto meno problemi sono quelle che storicamente sono scelte da turisti italiani. Enit ha fatto anche una ricerca sul tipo di vacanze scelte dagli italiani nel post lock down. Prevale la voglia di mare nel 60%, il 30% invece ha scelto la montagna. Il 75% degli intervistati ha poi detto di essere stato soddisfatto per vacanze che puntavano su relax e benessere.

Altro dato interessante sull’autunno. Il 58% ha dichiarato che farà qualche breve vacanza anche a settembre (ormai archiviato) ed ottobre. E il mare è ancora al primo posto: 57%.