Se per molti la strada per vincere il covid è in salita, il Giro d’Italia può essere l’evento giusto per intravvedere il traguardo. A bordo di una bici, duramente ma orgoglio, come capita ormai da 103 anni. La «corsa rosa», che partirà domani da Monreale, toccherà la Puglia in due tappe: il 9 ottobre partenza da Matera e arrivo a Brindisi dopo 143 chilometri, il giorno successivo start a Giovinazzo e conclusione a Vieste al termine di una fatica lunga 200 chilometri. Le città pugliesi si preparano ad accogliere al meglio la carovana.
Il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, per esempio, nelle scorse ore ha emesso un’ordinanza che ufficializza una decisione in realtà già presa: le scuole di ogni ordine e grado il 9 ottobre resteranno chiuse, in primo luogo per evitare disagi legati alla viabilità, considerando le interdizioni che riguarderanno alcune vie cruciali del traffico cittadino. Al di là di questi aspetti, non mancheranno eventi in avvicinamento al grande giorno, con degustazioni in collaborazione con i sommelier Ais, percorsi enogastronomici finalizzati a esaltare il «Rosato di Brindisi». E ancora mostre, musei aperti e percorsi guidati, tra mobilità sostenibile e valorizzazione del territorio.
«Dopo 50 anni – dice il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi – vivremo una grande giornata, una festa popolare, che rende felici gli appassionati e gli sportivi. Non avremmo potuto chiedere di meglio». Dal punto di vista tecnico, è presumibile che la giornata possa essere preda dei velocisti. Non dovrebbe andare così invece il .giorno dopo. La Giovinazzo-Vieste sarà una tappa nervosa, per finisseur, ovvero ciclisti rapidi ma in grado di «tenere» tra gli impervi tornanti del Gargano. Giovinazzo, che terrà chiuse le scuole elementari e medie e consentirà un orario ridotto alle superiori, ospiterà il campione Paolo Bettini. In programma ci sono eventi di carattere culturale, in compagnia di Agostino Picicco, scrittore e giornalista di origine giovinazzese, mentre saranno dedicate tre pietre d’inciampo a persone che hanno perso la vita in bici: Michele Scarponi, Giorgia Soriano, scomparsa lo scorso anno a Santo Spirito, e Luigi Depalma, che perse la vita 30 anni fa ed è stato il primo esempio di donazione degli organi. Poi eventi culinari e musicali, con l’istituto di moda «Vespucci» di Molfetta che realizzerà un abito ad hoc per il Giro d’Italia, e l’artista Giotta protagonista con le sue sculture di cioccolato.
« Per noi la tappa vuol dire tanto – afferma il sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma – Non ci siamo mai arresi e siamo grati a Rcs, che ha posto in essere uno sforzo enorme. Quest’edizione lancia un messaggio: con la comunione di intenti e ponendoci come obiettivo primario la bellezza dell’Italia, tutto si può fare».
Anche Vieste non sarà da meno. La «perla del Gargano» si sta mettendo in ghingheri per vivere giorni di assoluto prestigio. «Per noi – spiega Dario Carlino, assessore locale allo Sport – è un momento storico per due motivi: dopo 32 anni toma il Giro nella nostra città e sancisce una rinascita. Doveva essere un’estate difficile, ma siamo stati bravi a renderla positiva. Ora la tappa, che può essere trampolino di lancio per la prossima stagione».
Domani sera, intanto, tre punti della città (Pizzomunno, palazzo di città e il faro) saranno illuminati di rosa. E, nei giorni a seguire, non mancheranno eventi di carattere culinario, con degustazione di vini rosati e il coinvolgimento delle attività di ristorazione.
Anche qui, come a Brindisi, le scuole resteranno chiuse. La Puglia si prepara a vivere la festa del Giro.
Pasquale Caputi
corrieremezzogiorno