Ryanair, EasyJet, Vueling e Blue Panorama offrono finalmente il rimborso dei biglietti in caso di cancellazione dei voli. I consumatori possono scegliere tra rimborso o voucher. In particolare, le compagnie hanno limitato l’utilizzo della causale per la pandemia Covid ai soli casi in cui non è stato oggettivamente possibile operare il volo per restrizioni ai trasferimenti di persone. I vettori hanno previsto la possibilità di richiedere il rimborso pecuniario con tempi certi e attraverso procedure automatizzate. L’eventuale scelta di richiedere il voucher è lasciata solo al consumatore. Vueling, EasyJet, Blue Panorama e Ryanair hanno anche rafforzato le misure di assistenza ai consumatori predisponendo strumenti di contatto gratuiti e attraverso un significativo incremento degli addetti ai cali center.
Il bonus mobilità, conosciuto anche come bonus bici o bonus monopattini, è ai nastri di partenza. Entro il 3 novembre sarà operativo l’apposito portale del ministero dell’Ambiente per fare richiesta del bonus. Ne potranno beneficiare coloro che hanno già acquistato il mezzo a partire dal 4 maggio scorso e siano in possesso di una fattura, e anche coloro che vogliono richiedere un voucher da spendere per l’acquisto entro il 31 dicembre 2020. Sul sito è inoltre possibile trovare l’elenco dei rivenditori che hanno già aderito o che aderiranno nei prossimi giorni all’iniziativa. I fondi finora stanziati ammontano a 210 milioni di euro e saranno erogati, fino a esaurimento delle risorse, secondo l’ordine di richiesta sul portale e non in base alla data di acquisto riportata in fattura. Il giorno 3 novembre, sarà un «click day» che potrebbe sovraccaricare il sistema arrestandone il funzionamento, come già successo in altre occasioni simili. Possono richiedere il bonus mobilità i cittadini maggiorenni residenti nel capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia o nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
Tra qualche settimana arriva WhatsApp Web che consentirà chiamate e videochiamate sulla versione desktop dell’App. Si potrà chattare con i contatti dal browser del computer, senza dover scaricare alcuna App aggiuntiva. Grazie alle funzionalità sarà possibile utilizzare WhatsApp Web per fare videoconferenze nuove, lezioni oppure creare eventi digitali a distanza, con l’obiettivo di colmare il divario da App come Zoom o Google Meet.
I Carabinieri del Nas (Nucleo Antisosfisticazione e Sanità) in stretta collaborazione con il Ministero della salute, hanno oscurato altri 11 siti web che vendevano, tra gli altri, anche dei medicinali a base dell’antimalarico “clorochina” e degli antivirali “lopinavir” e “ritonavir” riferendo di non meglio precisati studi clinici e spacciandoli per farmaci efficaci contro la cura del COVID-19. Tali principi, invece sono stati sospesi dall’autorizzazione ad essere impiegati contro il COVID, al di fuori degli studi sperimentali clinici condotti in ambito ospedaliero, dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Online è possibile acquistare solo medicinali senza prescrizione medica dalle farmacie ordine autorizzate espressamente dal Ministero della Salute.
La Corte di Cassazione conferma che un medico deve essere condannato se prescrive un medicinale senza aver mai visitato il paziente. La Suprema corte, nel confermare la falsità ideologica in certificati, commessa da una persona che svolge un servizio di pubblica utilità, coglie l’occasione per fare il punto sulla differenza tra il ricettario rosso, e quello bianco con la sola intestazione del medico.
Addio multa al semaforo rosso se manca la delibera che autorizza l’installazione del dispositivo. Lo ha stabilito il giudice di Ivrea il magistrato ha ribadito come l’installazione dello strumento di rilievo automatico delle violazioni per il passaggio con il semaforo rosso debba essere autorizzata da ima delibera comunale. Qualora il cittadino impugni la contravvenzione contestando la legittimità dell’apparecchio elettronico, spetterà al Comune produrre in giudizio la predetta delibera.
Se la domanda di contributo a fondo perduto è stata scartata per IBAN errato, si può correggerla. Si può fare tramite intermediario delegato e un’istanza di autotutela in cui si richiede il riesame della domanda specificando il dettaglio dei motivi per cui lo si richiede, riportando il codice IBAN corretto. L’istanza di autotutela si deve inviare via PEC alla Direzione provinciale territorialmente competente in relazione al proprio domicilio fiscale. Deve essere firmata digitalmente dal diretto interessato o dall’intermediario designato. Non resta, quindi, che attendere l’esito della richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate.
10.000 euro di multa sono stati inflitti dall’Antitrust a Soluzione debito S.r.l.s. per aver diffuso informazioni non rispondenti al vero sulla composizione positiva delle controversie debitorie, nonché nell’omissione di tutte quelle informazioni economiche e tecniche necessarie ai consumatori debitori per far loro assumere una decisione consapevole. La società, infatti, induceva i consumatori a credere di poter risolvere la loro situazione debitoria, riducendo il debito e recuperando “ingenti somme sugli interessi ingiustamente pagati”. La società prometteva il ricorso allo strumento del “saldo e stralcio” per realizzare in via bonaria il rientro del debito, a coloro che, versando in particolari condizioni di difficoltà economiche e/o finanziarie, chiedevano aiuto.
Messaggi ingannevoli arrivano da BNL, ma non è la banca. La denuncia arriva da Adiconsum che invita a non cliccare sul link e non fornire i dati per non essere vittime di un furto d’identità. L’associazione invita i consumatori a diffidare di tali mail, che sono ovviamente ingannevoli e non provengono naturalmente dall’istituto bancario. Le comunicazioni tra banca e correntista avvengono solo via posta, Inoltre, nel caso si dovesse ricevere una lettera, l’invito di Adiconsum è di contattare o recarsi presso la propria banca per appurare qual è la verità.