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SGOMINATA ORGANIZZAZIONE MAFIOSA, 48 ARRESTI: 4 FUNZIONARI. COINVOLTI ALCUNI FUNZIONARI DELLA REGIONE PUGLIA E DELL’UFFICIO PROVINCIALE AGRICOLTURA DI FOGGIA

«Ancora una volta funzionari pubblici, quindi soggetti corrotti, anziché sviluppare quei compiti di controllo e vigilanza per i quali avrebbero dovuto ricoprire l’ufficio dell’ispettorato, hanno invece essi stessi dato sostegno per la consumazione delle frodi comunitari». Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho nella conferenza stampa sui 48 arresti eseguiti dai carabinieri del Ros su disposizione della Dda di Bari, relativi a reati di mafia, estorsioni e frode sui fondi europei che ruota attorno alla batteria mafiosa dei Sinesi-Francavilla di Foggia. L’inchiesta ha accertato, infatti, il coinvolgimento di alcuni funzionari della Regione Puglia e dell’Ufficio provinciale Agricoltura di Foggia con «l’infiltrazione della società foggiana – ha spiegato Cafiero de Raho – nell’ambito delle erogazioni dei finanziamenti europei per l’agricoltura», accertando frodi per oltre 13,5 milioni di euro».

I LEGAMI INTERNAZIONALI

«La proiezione internazionale – ha proseguito Cafiero de Raho – ha evidenziato come la criminalità organizzata sia andata ancora una volta a dirigersi e posizionarsi in quei Paesi nei quali è minore la resistenza e più debole la legge, quindi abbiamo Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, laddove sono state sviluppate indagini grazie alla collaborazione che questi Paesi hanno dato». «L’Europa – ha concludo il procuratore – deve stare tranquilla e serena sul monitoraggio che viene sviluppato non solo dalle procure distrettuali ma anche delle forze di polizia, con arresti e sequestri all’ordine del giorno. È un’operazione a 360 gradi – ha spiegato – che ha colpito struttura criminale anche nella sua componente militare ma anche in quella economico-imprenditoriale. Ciò che credo costituisca l’aspetto più significativo è che la Società foggiana non si muove solo per la consumazione di reati tradizionalmente mafiosi, ma ha assunto il modello tipico delle organizzazioni mafiose attraverso la gestione di affari e quindi attraverso una articolazione imprenditoriale con articolazione economico -finanziaria».