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San Severo – SCENDE IN PIAZZA PER DIRE NO ALLA CHIUSURA DELLE SCUOLE


Il prossimo lunedì 2 novembre dalle ore 16 alle 17, in via Martiri di Cefalonia, di fronte al Comune nuovo, si svolgerà una manifestazione statica, non un corteo, così come previsto dalle normative anti contagio, per protestare contro il presidente Emiliano e l’ordinanza 407, che ha imposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.

Ad organizzarla il presidente del consiglio di circolo dell’istituto comprensivo San Benedetto di San Severo, in rappresentanza delle famiglie i cui figli frequentano la scuola, che saranno presenti unitamente agli insegnanti.

«Protestiamo contro l’ordinanza del presidente Emiliano e denunciamo la violazione dei diritti costituzionalmente garantiti, come il diritto allo studio, all’inclusione sociale, all’insegnamento, all’autonomia delle istituzioni scolastiche», dicono gli organizzatori. «Vogliamo far capire che la scuola non è solo un parcheggio per le mamme che lavorano, ma un diritto/dovere, una forma di educazione e un modo irrinunciabile di fare cultura, oltre che il migliore investimento per il futuro». E i docenti aggiungono: «Noi docenti non possiamo più tacere: dobbiamo unirci ai genitori in questa protesta rivendicando, come costituzionalmente garantiti, il diritto allo studio del bambini (ex art. 34 Cost.), il diritto all’inclusione (ex artt. 2 e 38 Cost.) e il diritto alla libertà di insegnamento (ex art. 34 Cost.). È palese che viene ascoltato chi fa più rumore: l’ordinanza di cui sopra è sta sollecitata dai pediatri che sono stati inondati da un enorme numero di richieste di certificati, come confermano le dichiarazioni rilasciate ieri dall’ Assessore Regionale alla Sanità, Lopalco, in risposta al Ministro Azzolina. Dobbiamo reagire, ricordando che insieme siamo di più».

Muniti di zaini e grembiulini, in linea con le proteste che si stanno svolgendo in tutta Italia, genitori e docenti protesteranno pacificamente, con la sincera speranza che chi governa sappia trovare un’alternativa percorribile alla serrata degli istituti che da più parti viene definita irricevibile. 

Alla protesta è prevista la partecipazione di 250 manifestanti, tra docenti e genitori.