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Mauro Clemente: il comune di Vieste pignorato per l’importo di oltre euro 500.000.

Violato il patto di stabilità. Lo ha sottolineato il rappresentate di Viestenuova, nell’ultimo consiglio comunale.

Nel Consiglio Comunale del 10 ottobre e' emerso, a seguito delle mie segnalazioni del 20 settembre e del 10 ottobre, che il Comune di Vieste e' stato oggetto di pignoramento per l'importo di oltre 500.000 euro, che non e' stato riportato in bilancio.
I debiti provenienti da sentenze esecutive costituiscono debiti fuori bilancio, per i quali la legge impone la loro copertura entro il 30 settembre.
In presenza di disavanzo di amministrazione o di debiti fuori bilancio emergenti e' fatto divieto, fino all'adozione dei provvedimenti di riequilibrio, di assumere impegni o pagare spese per servizi non espressamente previsti per legge. La presenza di debiti fuori bilancio ai quali non sia stato fatto fronte validamente con i mezzi di copertura previsti dalla legge obbliga il consiglio dell'ente a dichiarare lo stato di dissesto, pena lo scioglimento del Consiglio Comunale. Il mio intervento al Consiglio Comunale del 10 ottobre si e' concluso con le seguenti osservazioni e proposte:

''anche in assenza delle relazioni del responsabile del servizio e dei revisori, risulta quanto segue:
A) nell'anno in corso e' stato violato il patto di stabilita'.
Pertanto nel 2007:
1.- si dovra' ridurre la spesa corrente del 10% rispetto al 2005;
2.- non si potranno fare assunzioni;
3.- non si potra' fare ricorso a mutui per spese di investimento.
B) il bilancio di previsione denota una evidente mancata attendibilita' delle previsioni di entrata e sottostima delle spese.
Infatti:

1.- le entrate per euro 2.700.000 da incassare entro il 30 giugno, che hanno giustificato la variazione del bilancio di previsione e contestuale violazione del patto di stabilita', non ci sono state, ne' tantomeno e' possibile l'avvio della procedura di vendita pubblica ed incasso del corrispettivi entro il 31 dicembre;
2.- non sono riportate in bilancio spese per sentenze esecutive.
C) mancata adozione dei provvedimenti di ripiano del disavanzo e del riequilibrio della gestione;
D) esistenza di debiti fuori bilancio senza provvedimento di copertura.
Il debito fuori bilancio, tra i quali rientra quello riportato in sentenze immediatamente esecutive, e' un debito perfezionatosi giuridicamente ma non contabilmente, per le quali l'atto di riconoscimento del consiglio è dovuto e vincolato.
E' orami necessaria l'attivazione urgente di una politica che miri a nuove entrate
– Usi civici (vi sono circa ha 8.500 di terreni comunali gravati da usi civici per i quali si pagano contributi al consorzio di bonifica per euro 57.000 circa).
– Definizione delle pratiche di condono edilizio (sono stimabili entrate per diversi milioni di euro).
– Lotta all'evasione (censimento dei contribuenti soggetti a tassazione).

Una politica di nuove entrate permette di raggiungere i seguenti obiettivi:
– reperire nuove risorse e non dover piu' accertare in bilancio entrate ipotetiche e non possibili realisticamente;
– possibilita' di coprire spese non prevedibili al momento della predisposizione del bilancio, senza fare ricorso a mutui e-o a nuove entrate con tassazione dei cittadini;
– miglioramento dei servizi comunali;
– attuazione di una politica sociale''.

 

Consiglio comunale del 20 settembre 2006 – Interrogazioni del Consigliere Clemente Mauro
1.- Le problematiche istituzionali sono snobbate dall'Amministrazione e dal Sindaco.
Il Presidente del Consiglio in occasione del Consiglio Comunale del 23 giugno, nel quale si e' discusso della istituzione della Commissione di Vigilanza e Garanzia, del Difensore Civico, e dell'assegnazione di Uffici comunali alla minoranza, ci aveva assicurato che con la costituzione delle commissioni consiliari permanenti, avvenuta lo stesso giorno, avrebbe attivato la procedura per la loro istituzione.
Sono trascorsi ormai tre mesi dall'assunzione di quell'impegno e nulla e' stato fatto.
Addirittura, la Giunta Comunale, ha approvato dei regolamenti senza la preventiva discussione nella commissione competente per materia.
Inoltre, le commissioni consiliari non vengono convocate, e quando cio' avviene, o non si puo' discutere alcunche' per assenza di documentazione, o si e' a qualche giorno dal Consiglio Comunale. In buona sostanza si tengono delle riunioni pro-forma, senza alcun contenuto o confronto politico.
Questa amministrazione esclude qualsiasi confronto politico, pur previsto dalle leggi e dalla dialettica politica. Addirittura assistiamo alla formulazione di numerose interrogazioni della minoranza in consiglio comunale, che interessano problemi molto gravi per la nostra citta', che puntualmente vengono ignorate.
Questa e' il metodo della partecipazione democratica promessa nel programma di questa Amministrazione: la mancata osservanza di qualsiasi confronto e l'inosservanza dei regolamenti e delle leggi.
Chiedo un avvio immediato del confronto politico, della istituzione della Commissione di Vigilanza e Garanzia, del Difensore Civico, e dell'assegnazione di Uffici comunali alla minoranza. In mancanza, saremo costretti a richiedere come minoranza la convocazione di specifici Consigli comunali per la discussione di detti argomenti.
1.- Ordinanze generali

 

Consiglio comunale del 20 settembre 2006
Ordine del giorno: D. Lgs n. 267/2000 – art. 42 comma 2 lett. a) – Criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi
Propongo di aggiungere ai fini che l’Amministrazione deve perseguire indicati dall’Assessore Zaffarano:
'' impedire che la serenita' e la obiettivita' valutativa dei titolari di uffici possano essere compromesse da loro interessi individuali, potenzialmente in conflitto con quelli tipici della carica rivestita, ed assicurare che la volonta' degli organi collegiali non subisca condizionamenti e pressioni, anche non intenzionali, dovuti all'intervento di componenti portatrici di tali interessi individuali, suscettibili di produrre incompatibilita', conflitti di interesse ed obblighi di astensione nell'esercizio di funzioni, per tutti gli uffici ricoperti rispetto all'Amministrazione Comunale''.
Ordine del giorno: Ratifica delibera di G.M. n. 220 del 16.08.2006 all'oggetto: ''Variazione al Bilancio Preventivo Esercizio 2006''.
Preannuncio il mio voto contrario all’approvazione della variazione di bilancio.
Le variazioni di bilancio sono di competenza del Consiglio Comunale, ed in caso di urgenza, possono essere decise dalla Giunta, salvo ratifica del Consiglio Comunale.
Si e' tenuto un Consiglio Comunale il 31 luglio, nel quale potevano essere discusse le variazioni. Infatti le variazioni sono state causate principalmente dall'evento notte bianca e dalle manifestazioni ''Echi di Agosto'', discusse dalla Giunta Municipale proprio il 31 luglio.
Nel merito delle stesse, voglio segnalare il mio stupore e disappunto sulle seguenti variazioni per diminuzione di spesa:
– adesione al progetto su monitoraggio ambientale (euro 10.000,00);
– consulenza specialistica progetto aracne biblioteca (euro 1.000,00);
– progetto promozione lettura e diffusione libro (euro 4.000,00)
– segnaletica stradale (euro 7.000,00);
– centro ludico artistico (euro 12.000,00);
– integrazione rette per anziani in istituto (euro 2.000,00);
– servizio di assistenza domiciliare (euro 10.500,00);
– acquisizione attrezzature per videosorveglianza (euro 12.000,00);
– lavori sistemazione strade esterne (euro 5.000,00).

Questa e' l'attenzione promessa da questa Amministrazione alle fasce deboli della popolazione, alla sicurezza dei cittadini ed alla valorizzazione delle risorse ambientali.
Si sono tenute altre Giunte che hanno previsto aumento di spesa senza copertura finanziaria e/o variazione di bilancio, tra le quali ad esempio:
– richiesta ulteriore anticipazione di cassa (delibera di G.M. n. 174 del 16 giugno);
– l'aumento delle indennita' degli amministratori (delibera di G.M. n. 196 dell’11 luglio).
– atto di precetto relativo alla Sentenza esecutiva n. 1152/2005 del Tribunale di Bari (la richiesta di sospensione non e' stata accolta), che comporta un impegno di spesa di oltre euro 505.000 (delibera di G.M. n. 209 del 24 luglio per la nomina di un legale per la proposizione dell'appello).
Quest'ultima delibera assume maggiore importanza e grave pericolo per le casse del Comune, tant'e' che con delibera di G.M. n. 216 del 31 luglio e' stata prevista la impignorabilita' di tutte le spese che il Comune dovra' affrontare sino al 31 dicembre 2006. In sostanza, l'esecutivita' del credito portata dall'atto di precetto determinerebbe un dissesto del bilancio del Comune.
A questo punto sono necessarie altre entrate per far fronte alla grave esposizione finanziaria del nostro Comune.
Propongo, come gia' anticipato con il programma del movimento ViesteNuova, l'attuazione urgente delle procedure per la legittimazione delle terre gravate da usi civici. Cio' troverebbe il consenso anche dei cittadini viestani, considerato che porterebbe nelle casse del Comune oltre che le indennita' di occupazione, anche i valori di riscatto dei terreni, ormai nella disponibilita' di terzi.

Consiglio Comunale del 10 ottobre 2006 –
Variazione di bilancio
All'Ordine del Giorno e' prevista la variazione di bilancio relativa alle anticipazioni di cassa per euro 2.000.000 di cui alle delibere di Giunta nr. 148 del 25/05/2006 e nr. 174 del 16/06/2006.
Durante i lavori del Consiglio Comunale del 31 luglio ho evidenziato quanto segue:
''Con il verbale di deliberazione di Giunta Municipale n. 174 del 16.06.2006 all'oggetto: ''Richiesta ulteriore anticipazione di cassa'' e' stata deliberata la richiesta al tesoriere Comunale di una ulteriore anticipazione di tesoreria di euro 1 milione, dando atto che, il totale delle anticipazioni richieste ammonta ad euro 3 milioni.
Il bilancio di previsione 2006 assestato (aggiornato ad oggi) prevede anticipazioni di cassa complessive per euro 1 milione. Da cio' consegue che la Giunta non poteva deliberare ulteriore anticipazione di cassa oltre euro 1 milione, ed in termini non tecnici, che il Comune di Vieste sta attraversando un periodo di crisi finanziaria (non ci sono soldi in banca).
Cio' in violazione di tre obblighi:
1.- la mancata osservanza del bilancio di previsione approvato dal Consiglio Comunale;
2.- la mancanza di poteri della Giunta per deliberare in merito;
3.- il mancato adeguamento del bilancio di previsione 2006 da parte del Consiglio Comunale per gli ulteriori interessi passivi sulle anticipazioni richieste, ma non previste in bilancio.
Chiedo l'annullamento della delibera.''
E' quanto mai singolare la procedura adottata dal Comune di Vieste che con le delibere di Giunta nr. 148 del 25/05/2006 e nr. 174 del 16/06/2006 ha apportato delle variazioni al bilancio di previsione, senza deliberarle ne' in Giunta, ne' in Consiglio.
Oggi, la questione, viene portata all'Ordine del giorno dopo quattro mesi dalle attuate anticipazioni, ma si e' comunque omesso di riportare nella variazione di bilancio l'aumento dei costi per oneri finanziari.
Vi sono state anche modifiche al bilancio di previsione, senza alcuna delibera di giunta o di consiglio.

Infatti, con la delibera di Giunta nr. 195/2006, con la quale e' stata decisa la prosecuzione (tra l'altro senza alcuna gara) degli interventi di assistenza domiciliare in favore di 7 portatori di handicap grave sino al 31/12/2006, la Giunta ha autorizzato il Dirigente Primo Settore a formalizzare gli atti effettuando le seguenti variazioni al bilancio di previsione:
– cap. 4436 servizi in favore di portatori di handicap grave (+ euro 49.000);
– cap. 1170 fondo di riserva (- euro 34.000);
– cap. 4440 servizio di assistenza domiciliare (- euro 15.000).
Inoltre, vi sono stati impegni di spesa per il 2007, per importi superiori a quanto riportato per lo stesso capitolo nel 2006 (delibera di Giunta nr. 246/2006).
Quale attendibilita' puo' avere un bilancio di previsione che disattende i piu' elementari principi contabili e le indicazioni dei consiglieri comunali? E quale affidabilità puo' avere una maggioranza che decide le sorti della nostra citta' senza verificare operazioni di gestione corrispondenti ad 1/6 dell'intero bilancio di previsione?
Sempre durante i lavori del Consiglio Comunale del 31 luglio ho inoltre evidenziato:
''Sta di fatto che tutta l'attivita' dell'Amministrazione si basa su entrate che quasi certamente non vi saranno.
Tant'e' che molte opere saranno realizzate con i proventi della vendita dei cespiti del Cinema Adriatico, che senz'altro non saranno sufficienti a tale scopo. Mi riferisco alla delibera di C.C. n. 15/2006 del 29 marzo 2006, che prevede l'impiego di tali proventi (euro 2.700.000) per la realizzazione delle seguenti opere: 1) arredo Adriatico; 2) realizzazione piscina coperta; 3) costruzione del primo lotto della Strada di Piano zona Sud; 4) lavori di completamento Porto Turistico; 5) eventuali debiti fuori bilancio.
A tal proposito, le mie preoccupazioni sono confermate dalla delibera di Consiglio Comunale n. 27/2006 dell'11 aprile 2006, con la quale sono state approvate le variazioni al bilancio di previsione 2006 (per opere da realizzare nel 2006) collegate alla vendita degli immobili innanzi citati, che non avverra' senz'altro prima del 2007. Inoltre, detta delibera, tra l'altro, viola il patto di stabilità ed e' stata adottata nonostante il parere sfavorevole del dirigente e del collegio dei revisori dei conti.''
La delibera di Consiglio Comunale n. 15 del 29/03/2006, gia' citata, prevede, tra l'altro, che ''il Piano di vendita sara' eseguito entro 90 giorni dalla data della presente delibera per tutti i cespiti oggetto della alienazione immobiliare, con utilizzo delle relative entrate nel corso dell'esercizio finanziario corrente, salvo entrate non rivenienti per effetto di mancate aggiudicazioni di alcuni cespiti da utilizzare negli esercizi finanziari successivi.''
Il tempo trascorso dal 31 luglio conferma le mie preoccupazioni.
E' evidente che gli impegni programmati per il 2006 non potranno essere realizzati.
Ma la linea politica dell'amministrazione attuale e' molto chiara. Infatti da quanto innanzi riportato, che risulta dagli atti di programmazione ufficiali, risulta:
– nel bilancio sono state previste fra le spese di investimento da realizzare con la vendita di parte degli immobili del Cinema Adriatico 1) arredo Adriatico; 2) realizzazione piscina coperta; 3) costruzione del primo lotto della Strada di Piano zona Sud; 4) lavori di completamento Porto Turistico; 5) eventuali debiti fuori bilancio.
– per quanto riguarda la realizzazione della piscina coperta (euro 500.000) e di altre opere inserite nel bilancio di previsione, le stesse dovevano essere realizzate dalla Cooperativa L'Arcangelo, attuatrice del piano di lottizzazione, secondo quanto riportato nella convenzione stipulata con il Comune di Vieste.
– per quanto riguarda il Porto Turistico erano previste sin dal marzo spese di completamento ulteriori rispetto a quelle preventivate;
– anche i debiti fuori bilancio erano gia' previsti sin dal marzo 2006.
Il Sindaco pro-tempore On. Domenicantonio Spina Diana ha reso  la seguente dichiarazione nella delibera di C.C. n. 27/2006 a giustificazione della violazione del patto di stabilità:
 ''Il Consiglio Comunale, pur nella consapevolezza che il 'patto di stabilità' sia un effettivo mezzo e metodo che concorre alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica generale del nostro Paese, ritiene che il rispetto di esso nel corrente esercizio creerebbe un danno alla finanza comunale di non poca rilevanza, in considerazione che alcune opere pubbliche in fase di realizzazione durante il 2006 sono state programmate nei precedenti esercizi e rese finanziabili anche attraverso la vendita di alcuni locali dell'immobile Adriatico in fase di ultimazione correttamente prevista nelle delibere precedenti del piano di vendita dell'Adriatico e della programmazione triennale delle OO.PP..
Di converso, la sospensione dei lavori di realizzazione in corso d'opera quali la piscina comunale, l'asilo nido del piano integrato 167, l'arredo del cinema teatro, la capitalizzazione della societa' del porto turistico, etc., non solo comprometterebbe l'esito di dette opere e servizi, ma esporrebbe l'Ente ad esborsi finanziari, interessi per ritardati pagamenti e contenziosi vari tali da pregiudicare gli equilibri finanziari futuri.
D’Altro canto, resta intatto l'equilibrio fra entrate ed uscite nel corrente esercizio.
Come altresi' e' previsto che gli effetti del mancato rispetto del patto non vanno ad interferire con il piano triennale di assunzione del personale che non prevede nel 2007 alcuna figura, ne' tantomeno al programma delle OO.PP. che non prevede assunzione di mutui nello stesso esercizio.''

Salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Ci troviamo ad affrontare la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi del Comune, per verificare e dare atto del permanere degli equilibri generali de bilancio.

Stato di attuazione dei programmi
Le misure riportate nelle linee fondamentali del programma amministrativo di questa Amministrazione sono state tutte disattese.
Mi riferisco:
Metodo della democrazia partecipata.
Sviluppo economico, turistico, culturale e sociale (metodo della programmazione).
Attenzione alle fasce deboli della popolazione.
Valorizzazione delle risorse e delle vocazioni locali sia di tipo culturale, che e economico produttivo.
Equita' fiscale.
Sviluppo e miglioramento dei servizi comunali.
Lavori pubblici (obiettivi specifici: porto turistico, cinema teatro adriatico, elisuperficie sopraelevata, ex mercato coperto, riqualificazione territoriale, sistemazione piazzale Jenner, riqualificazione rete fognaria, sistemazione strade esterne, ampliamento discarica comunale, costruzione piscina coperta, rete gas metano).
Servizi sociali (Attenzione fasce deboli, pari opportunita', politiche per l'infanzia, politiche per i diversamente abili, politiche giovanili – cinema adriatico -.
Agricoltura (Strade per l'olio, mercatini, cooperative di servizi, consorzio tra produttori olivicoli, borsa merci locali, sportello informativo, nuove strade rurali, elettrificazione rurale, reddito dell'olivicoltore, lotta venditori ambulanti, lotta al pascolo abusivo, agenzia per la promozione del territorio).
Cultura (Un computer per ogni famiglia, biblioteca comunale, cultura mediterranea, centro visite Parco Nazionale del Gargano).
Turismo (Difensore del turista, attuazione STL, Carta dei Diritti dell’Ospite, Turismo e ambiente, Comunicazione e informazione).

Voglio sottoporre alla Vostra attenzione lo svolgimento da parte del Comune dei Servizi Culturali e del Tempo Libero
Il Comune di Vieste sino al 2005 ha gestito direttamente i servizi culturali e del tempo libero rientranti nei servizi pubblici privi di rilevanza economica.
Dal 2006, invece, l'espletamento delle suddette attivita' e' stata affidata ad una associazione promossa dal Comune di Vieste. Nel luglio del 2005 e' stata infatti costituita l'Associazione 'Agenda' per la gestione, tra l'altro, dei seguenti servizi culturali e del tempo libero: – Manifestazioni turistiche e dello spettacolo; – rassegna stampa relativa ad eventi culturali e turistici; – attivita' di accoglienza ed informazione turistica – Ufficio IAT; – apertura al pubblico del Castello Svevo; – Centro visita del Parco Nazionale del Gargano e del Museo del Territorio; – ipotesi progettuale di itinerario culturale-turistico; – ipotesi progettuale e gestionale delle attivita' culturali nel complesso Adriatico; – animazione ed ampliamento funzionale biblioteca; – ed altri servizi.
Detta associazione e' stata costituita secondo le previsioni di una legge (articolo 113 bis del Testo Unico Enti Locali – dichiarato illegittimo dalla corte costituzionale) che prevede l'affidamento diretto (senza gara) dei servizi culturali e del tempo libero svolti dal Comune.

Il Comune di Vieste ha promosso la costituzione di detta associazione per poter occupare con la stessa i giovani vicini all'Amministrazione senza alcuna valutazione del requisito meritocratico.
Ma, nonostante la legge fosse stata abrogata nel 2004, ha ugualmente costituito l'Associazione AGENDA nel 2005, ed ha affidato alla stessa dei servizi dal 2006, senza le prescritte procedure ad evidenza pubblica.

Il bilancio di previsione del 2006 prevede uno stanziamento di euro 53.000 a favore di AGENDA.

Le delibere di Giunta nr. 62 del 09/03/2006 e nr. 144 del 18/05/2006 hanno affidato ad AGENDA rispettivamente il servizio di Ufficio Stampa per euro 12.000 ed il servizio di Visite guidate al Castello Svevo per euro 10.000, senza espletare nessuna gara.

Equilibri generali di bilancio
Non e' stato possibile ancora una volta prendere visione ed esaminare nella commissione bilancio la documentazione necessaria per l'esame degli argomenti all'ordine del giorno, e nella fattispecie la documentazione contabile necessaria per poter esprimere un giudizio sul controllo di gestione; controllo che comunque compete agli organi comunali a cio' preposti (Assessore al Bilancio, Ufficio di Ragioneria, Revisori Contabili).

Alla proposta di deliberazione sottoposta a questo Consiglio Comunale non e' allegata l'obbligatoria relazione del responsabile del servizio sullo stato dei programmi affidatigli.
L'organo di revisione in sede di controllo degli equilibri deve verificare l'andamento degli scostamenti rispetto agli obiettivi del patto di stabilita'.
Inoltre, non e' stata fornita una relazione della giunta sullo stato di attuazione degli indirizzi dati ed approvati.
Dette relazioni devono essere adeguate e sufficienti a consentire una valutazione del Consiglio.

Osservazioni
Ho gia' avuto modo di segnalare le seguenti osservazioni sui conti e sulla programmazione finanziaria di questa Amministrazione:

A) 30 giugno: Approvazione rendiconto di gestione per l'anno 2005
1.- PORTO TURISTICO
'' Nella redazione del Conto Patrimonio dell'esercizio 2005 non e' stato osservato l'obbligo di rappresentare in modo completo, veritiero e corretto le poste contabili. Infatti, nella voce Partecipazioni in imprese controllate delle Immobilizzazioni finanziarie non e' riportata la partecipazione nella societa' Aurora – Porto Turistico di Vieste S.p.A., di oltre dieci milioni di euro.''

Detta errata rappresentazione del rendiconto ha riflessi sul bilancio di previsione. Infatti, nel bilancio di previsione non sono rappresentati gli impegni che il Comune di Vieste aveva al 31 dicembre 2005, ne' gli impegni che si sono susseguiti (maggiori oneri per variazione del quadro economico dell'investimento e per maggiori oneri di progettazione).
Pertanto, detti ulteriori oneri relativi alla costruzione del porto turistico, che sono interamente a carico del Comune di Vieste, generano un disavanzo di gestione che doveva essere rappresentato (inserito) nel bilancio di previsione con la relativa copertura finanziaria necessaria per ripristinare il pareggio''. 
2.- INDEBITAMENTO
''Chiedo che per il futuro vi sia una inversione di tendenza sull'eccessivo indebitamento.
Infatti, quasi tutti i nuovi investimenti sono stati coperti con il ricorso a mutui, ed addirittura si e' fatto ricorso ai mutui (euro 1.400.000 circa) anche per la copertura della spesa corrente.
Tant'e'che nel bilancio sono presenti mutui per oltre euro 17 milioni di euro.
Inoltre, occorre impiegare i contributi per permessi di costruire per la spesa di investimento e non per quella corrente.
Mentre, il bilancio 2005 attesta che la percentuale del 75% dei contributi per permessi di costruire e' stata destinata alla spesa corrente, contro il 32,80% del 2003 ed il 30,87% del 2004. In sostanza il limite massimo previsto dalla legge.
Quindi
occorre
una inversione di tendenza, e precisamente:
– non ricorrere all'accensione di mutui per la gestione corrente;
– impiegare i contributi per permessi costruire per la spesa di investimento e non per quella corrente;
– fare ricorso a finanziamenti e contributi pubblici per la realizzazione di opere pubbliche …''.

B) 31 luglio: interrogazione senza riscontro.
BILANCIO SOCIALE PRESENTATO AI CONSIGLIERI COMUNALI DOPO LA CHIUSURA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 GIUGNO 2006.
''L'assessore al bilancio ha dichiarato ………
In tema di politica delle entrate per il finanziamento agli investimenti viene detto che si registra il basso ricorso all'indebitamento.
Mentre, quasi tutti i nuovi investimenti sono stati coperti con il ricorso a mutui, ed addirittura si e' fatto ricorso ai mutui (euro 1.400.000 circa) anche per la copertura della spesa corrente.
Tant'e' che nel bilancio 2005 sono presenti mutui per oltre 17 milioni di euro …….
In tema di oneri derivanti dal rilascio di concessioni edilizie viene detto che essi sono diretti a finanziare le spese in conto capitale.
Mentre, il bilancio attesta che la percentuale del 75% dei contributi per permessi di costruire e' stata destinata alla spesa corrente, contro il 32,80% del 2003 ed il 30,87% del 2004. In sostanza, il limite massimo previsto dalla legge.
In tema di trasferimenti erariali e finalizzati viene detto che gli stessi continuano a diminuire.
La ragione e' data dalla mancata presentazione di progetti agli enti competenti, tra i quali assume un ruolo fondamentale la Regione Puglia''.

C) 20 settembre: Variazione al Bilancio Preventivo Esercizio 2006
''Le variazioni di bilancio sono di competenza del Consiglio Comunale, ed in caso di urgenza, possono essere decise dalla Giunta, salvo ratifica del Consiglio Comunale.
Si e' tenuto un Consiglio Comunale il 31 luglio, nel quale potevano essere discusse le variazioni. Infatti le variazioni sono state causate principalmente dall'evento notte bianca e dalle manifestazioni ''Echi di Agosto'', discusse dalla Giunta Municipale proprio il 31 luglio.
Nel merito delle stesse, voglio segnalare il mio stupore e disappunto sulle seguenti variazioni per diminuzione di spesa:
– adesione al progetto su monitoraggio ambientale (euro 10.000,00);
– consulenza specialistica progetto aracne biblioteca (euro 1.000,00);
– progetto promozione lettura e diffusione libro (euro 4.000,00),
– segnaletica stradale (euro 7.000,00);
– centro ludico artistico (euro 12.000,00);
– integrazione rette per anziani in istituto (euro 2.000,00);
– servizio di assistenza domiciliare (euro 10.500,00);
– acquisizione attrezzature per videosorveglianza (euro 12.000,00);
– lavori sistemazione strade esterne (euro 5.000,00).

Questa e' l'attenzione promessa da questa Amministrazione alle fasce deboli della popolazione, alla sicurezza dei cittadini ed alla valorizzazione delle risorse ambientali.
Si sono tenute altre Giunte che hanno previsto aumento di spesa senza copertura finanziaria e/o variazione di bilancio, tra le quali ad esempio:
– richiesta ulteriore anticipazione di cassa (delibera di Giunta Municipale n. 174 del 16 giugno);
– l'aumento delle indennita' degli amministratori (delibera di Giunta Municipale n. 196 dell’11 luglio);
– atto di precetto relativo alla Sentenza esecutiva n. 1152/2005 del Tribunale di Bari (la richiesta di sospensione non e' stata accolta), che comporta un impegno di spesa di oltre euro 505.000 (delibera di Giunta Municipale n. 209 del 24 luglio per la nomina di un legale per la proposizione dell'appello).
Quest'ultima delibera assume maggiore importanza e grave pericolo per le casse del Comune, tant'e' che con delibera di G.M. n. 216 del 31 luglio e' stata prevista la impignorabilita' di tutte le spese che il Comune dovra' affrontare sino al 31 dicembre 2006. In sostanza, l'esecutivita' del credito portata dall'atto di precetto determinerebbe un dissesto del bilancio del Comune.
A questo punto sono necessarie altre entrate per far fronte alla grave esposizione finanziaria del nostro Comune.
Propongo, come gia' anticipato con il programma del movimento ViesteNuova, l'attuazione urgente delle procedure per la legittimazione delle terre gravate da usi civici. Cio' troverebbe il consenso anche dei cittadini viestani, considerato che porterebbe nelle casse del Comune oltre che le indennita' di occupazione, anche i valori di riscatto dei terreni, ormai nella disponibilita' di terzi.''
Tra l'altro, l'aumento delle indennita' degli amministratori, senza copertura finanziaria (i soli compensi spettanti alla nuova Giunta sono superiori allo stanziamento di bilancio, cap. 60, euro 68.000), non ha rispettato nemmeno l'obbligo di contenimento della spesa pubblica stabilito dalla Finanziaria 2006 (comma 54), che prevede una riduzione del 10%, con riferimento alla situazione al 30/09/2005, delle indennita' a Sindaco, assessori, consiglieri comunali.