La terza edizione di <<Aurea>>, la Borsa del turismo religioso e delle aree protette ha soddisfatto le esigenze di 90 «buyers» che sul Gargano hanno incontrato gli operatori dell'offerta, circa 550, di cui un centinaio pugliesi.
Alla Borsa hanno partecipato anche 40 circoli ricreativi aziendali, fascia importante della domanda turistica per le politiche di destagionalizzazione.
Al «wurkshop» – allestito all'interno della sala congressi della nuova chiesa di San Pio (realizzata da Renzo Piano) – hanno interagito ben 19 <<mercati>> internazionali e <<buyers>> (selezionati dall'Enit) attratti da due comparti sinergici del turismo – quelli religioso ed ambientale – con una domanda in forte crescita. La valenza internazionale di <<Aurea>> è rimarcata dalla partecipazione del m mistero del Turismo e dei Beni storici di Palestina e dell'ente «Santuario della Madonna di Fatima»; da segnalare anche i tre «Adutei» (associazione delegati ufficiali turismo estero in Italia) di Cipro, Germania e Polonia.
«È un dato di fatto – commenta Michele Patano, amministratore delegato di "Spazio Eventi" e ideatore della Borsa – che "Aurea" sia diventata l'appuntamento più importante ed autorevole a livello internazionale per questa fetta di mercato così particolare. Le cifre lo confermano: per mancanza di spazio, abbiamo dovuto rinunciare persino ad importanti realtà internazionali turistico religiose come Lourdes ed altre».
Per crescere ulteriormente, la quarta edizione di «Aurea» abbandonerà il Gargano di San Pio? «È prematura questa domanda – dice Patano – ma certamente "Aurea", nata tra mille diffidenze, si è conquistata e quindi merita uno spazio espositivo non solo nazionale. Questo comparto registra in Italia un fatturato annuo di circa 4 miliardi di euro, il 6% del movimento turistico totale. Una ricerca effettuata da "Trademark Italia" in occasione della seconda edizione di "Aurea", ha rilevato che questo settore può contare nel nostro Paese su circa 40 milioni di visitatori all'anno, con 19 milioni di pernottamenti con un trend in continua crescita. L'Italia vanta circa 1'85% del patrimonio artistico e culturale europeo: il 90%, è rappresentato da santuari, chiese di grande valore artistico, basiliche, musei diocesani, monasteri, conventi e aree archeologiche (i170% di proprietà della Chiesa cattolica), L'equazione è presto fatta». Perché abbinare turismo religioso con quello nelle aree protette? «Riteniamo che la motivazione culturale ed ambientale sia molto forte nel visitatore turistico. Continueremo a puntare su questa sinergia». Nella prossima edizione i giornalisti saranno messi in grado di lavorare decentemente? <<Ci impegneremo per migliorare sensibilmente l’accoglienza, dotando il complesso di sala stampa adeguata all’avvenimento>>.