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Il Parco del Gargano il piu’ amato dagli italiani

 “Bisogna far sistema, integrare le diverse peculiarità che il buon Dio ci ha donato, fare rete. Solo così saremo in grado di far viaggiare il Gargano ad un’unica velocità in termini di sviluppo economico e tutela del paesaggio.” Giandiego Gatta, presidente dell’Ente Parco ha concluso con questa esortazione, il dibattito sul tema “Tra arte, spiritualità e risorse ambientali: un modello vincente di sviluppo integrato nel Parco più visitato in Italia” che ha animato la tre giorni (dal 12 al 14 ottobre) della terza edizione della Bitrap – Borsa Internazionale del turismo religioso e delle aree protette – di San Giovanni Rotondo.
Aurea 2006 ha chiuso i battenti denotando un carattere sempre più internazionale, come confermano gli espositori provenienti dalla Palestina, dal Santuario di Fatima, da Cipro, Germania, Polonia ect. E, come confermano i circa 90 buyers stranieri, che nella seconda giornata della Borsa hanno incontrato gli operatori dell’offerta, 550 circa, di cui 450 pugliesi. Delle potenzialità enormi del territorio, si è parlato nel convegno organizzato dall’Ente a margine. Sono intervenuti: Franca Pinto Minerva (preside Facoltà Lettere e Filosofia università di Foggia; Marcello Marin (ordinario di Letteratura cristiana antica università di Foggia); Francesco Lozupone (Foro di Foggia, esperto nei rapporti tra Chiesa e Stato); padre Ladislao Suchy (Rettore Basilica Celeste S. Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo) e Padre Mario Villani (direttore della Biblioteca S. Matteo e Centro studi “M. Manicone” Parco Nazionale Gargano).I due religiosi del santuario di San Michele e del Convento di San Matteo, hanno posto l’accento sulla evoluzione della figura del pellegrino, oggi definito “turista religioso”, partendo dagli albori per giungere ai giorni nostri.
Le conclusioni, affidate al presidente del Parco, Avv. Giandiego Gatta, hanno attestato la volontà dell’ente di continuare a lavorare a favore del binomio turismo ambientale e religioso. Come? Intanto, riportando in auge la vecchia Via Longobardorum, tra gli itinerari del progetto sui “Grandi Cammini europei della fede” promosso dall’Unione europea e rifinanziato proprio alcuni mesi fa dal Governo nazionale.
“Turismo religioso e Aree protette sono due componenti importanti dello sviluppo economico e sociale della nostra provincia”, ha sottolineato Gatta evidenziando come “da noi più che altrove essi si coniugano alla perfezione, rispetto a un patrimonio di grandi risorse storiche, artistiche, ambientali di grandissimo valore”.