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“L’anello equestre” la prima ippovia del Gargano

Si possono considerare ippovie allo stato embrionale. Le «vie verdi», utilizzate da chi vive l'equitazione di campagna e il turismo equestre, già esistono in Puglia. Le più numerose sono proprio in Capitanata e da queste la Puglia può muoversi per creare un sistema più articolato e funzionante.Tra quelle più affermate c'è la «via verde» patrocinata dal Parco del Gargano. Un'idea nata da Michele Prencipe che già da tempo ha disegnato 1'«Anello equestre del Gargano», che permette di fare un viaggio a cavallo della durata di sette giorni collegando i quattro punti cardinali dello sperone passando dalle cerrete di Bosco Quarto ai laghi di Varano, dalle spiagge di Vieste alla Foresta Umbra, garantendo incontri emozionanti di greggi e mandrie (capre garganiche, vacche podaliche, etc). All'anello equestre sono collegate diverse strutture ricettive, conosciute e ben attrezzate come il «Ranch dell'Hotel dei Mandorli» in contrada Ruggiano e «Casa Natura» in zona Bosco Quarto che assicurano sistemazione e servizi. Oltre all'anello equestre del Gargano esistono le ippovie che partono da Foggia, passando da Lucera per poi arrivare a Biccari fino sopra al suo «Lago Pescara» e più sù al «Monte Cornacchia» che con i suoi 1151 metri di altezza è il monte più alto della Puglia. «Queste ippovie, come le poche altre esistenti in tutto il territorio pugliese – dice Franco Cuttano dell'Istituto per l'incremento ippico di Foggia – sono allo stato embrionale e necessitano di essere meglio catalogate e definite per poi lavorarci sopra per renderle perfettamente funzionanti e sicure. C'è un rilevante lavoro di mappatura da fare. Uno studio che coinvolge innumerevoli associazioni, aziende agrituristiche, istituzioni degli attinenti settori appena citati, un fare "sistema" per assicurare soprattutto manutenzione, sicurezza, regole è controllo. II cavallo, in tutta questa progettazione, è il soggetto centrale». E in Capitanata il cavallo per eccellenza è il murgese.