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Casa Savoia e Padre Pio. Il “mistero” della profezia.

C’è forse celata la risposta ad una profezia di Padre Pio nella cripta dove riposa il corpo del Santo di Pietralcina a San Giovanni Rotondo? Potrebbe essere così. Infatti, nello spoglio sotterraneo dove è seppellito il santo frate francescano è visibile, unica opera d’arte esposta, un insolito basso rilievo bronzeo contenente un possibile segreto. A guardarla distrattamente l’opera non sembra molto diversa da tante altre a carattere sacro. Attrae, se mai, l’insolito titolo dell’opera: “Maesta’ e bellezza ti stanno intorno”. Soggetto della rappresentazione, stando al titolo, sarebbe Gesù bambino che sarebbe circondato da personaggi che simboleggerebbero “maestà” e “bellezza”. Nel basso rilievo è ritratto Padre Pio che regge in braccio un agnellino. Di fronte al frate vi è scolpita la sacra famiglia composta da San Giuseppe e dalla Madonna con in grembo il bambino Gesù. Compare poi un gruppo di due giovanetti e una ragazzina inginocchiati attorno alla sacra famiglia. Ed è proprio qui che vi è un particolare insolito. Tutti i componenti la sacra raffigurazione sono rappresentati nei tradizionali abiti dell’antichità. Tutti, eccettuati due personaggi: lo stesso padre Pio, che veste il saio francescano, ed uno dei ragazzi che è ritratto in abito moderno da cerimonia. A guardare bene quest’ultima figura c’è da restare di stucco. Il ragazzo indossa una onorificenza sabauda. Si tratta del collare della santissima Annunziata. Il giovane ritratto è Aimone-Umberto di Savoia-Aosta, duca delle Puglie quando era poco più che bambino. Ma chi è Aimone di Savoia? Perché il giovane principe, che all’epoca sarebbe stato solo il quarto nella linea di succcesione dinastica dei Savoia, venne ritratto in quel bassorilievo quale simbolo della regalità? Quel ruolo, all’epoca, sarebbe dovuto competere ad altri. Si voleva dare un messaggio? Si è voluto forse dire che un giorno Aimone diverrà Re? Ed ancora, padre Pio era uomo umile che si teneva lontano dalle spire del potere, quali rapporti possono essere intercorsi tra Casa Savoia e il frate per giustificare una simbologia così forte nell’opera d’arte esposta nella cripta a San Giovanni Rotondo? La questione è delicata. A San Giovanni Rotondo qualcuno ricorda che a ridosso delle seconda guerra mondiale venne in visita da padre Pio la futura regina d’Italia Maria Josè. Durante un toccante incontro il frate profetizzò alla principessa che nel futuro della dinastia ci sarebbero state molte sofferenze, che il trono sarebbe stato perso e che a seguito di ciò vi sarebbe stato un amaro esilio. Maria Josè ha più volte confermato la veridicità dell’episodio e della profezia avveratasi sin nei minimi particolari. Secondo molte voci Padre Pio avrebbe aggiunto che il tronco principale della dinastia sarebbe seccato ma che un altro ramo della pianta avrebbe nuovamente dato dei germogli al casato.
Le recenti vicende giudiziarie che hanno portato all’arresto del figlio di Re Umberto e Maria Josè, Vittorio Emanuele, e che hanno visto coinvolto anche il figlio di quest’ultimo, Emanuele Filiberto, sono solo le ultime arrivate di una lunga sequenza di scandali che hanno rivelato volgarità ed avidità. A seguito di questi scandali e di altre questioni dinastiche, secondo Maria Gabriella di Savoia, figlia maggiore di Re Umberto, e secondo il parere della Consulta dei Senatori del Regno, Vittorio Emanuele e suo figlio Emanuele Filiberto avrebbero perso ogni diritto di successione. Il ramo principale di Casa Savoia, dinasticamente parlando, sarebbe dunque secco. La profezia sarebbe adempiuta! Ma chi potrebbe ridare vita al casato? Forse un suggerimento viene proprio da quel bassorilievo concepito negli ambienti dei figli spirituali di San Padre Pio.
Forse una speranza per il casato potrebbe essere quel giovane principe che ritratto nel basso rilievo posto nella cripta a San Giovanni Rotondo rappresenta la “regalità” e che, insieme con gli altri personaggi simboleggianti la “bellezza”, rende omaggio a Gesù bambino. Su questo tema c’è grande imbarazzo. Nessuno, compreso l’interessato, vuole esprimere apertamente giudizi. Aimone è il figlio del duca Amedeo di Savoia-Aosta ed è nato nel 1967. Un anno prima della morte di Padre Pio. La nonna di Aimone, la principessa Irene di Grecia, devotissima di Padre Pio, raccomandò alle preghiere del frate la sorte e il futuro del bambino il quale nacque il 13 ottobre, anniversario dell’ultima apparizione della Madonna di Fatima. Il battesimo, svoltosi a Fiesole in Toscana, vide padrini del bambino il futuro Re di Spagna Juan Carlos ed il Re Costantino di Grecia. Particolare fu l’acqua benedetta con cui fu amministrato il battesimo. Si usarono porzioni d’acqua provenienti da diversi fiumi. Dal Giordano, fiume caro ai cristiani e nelle cui acque Gesù ricevette il battesimo. Dal Piave e dall’Isonzo fiumi sacri all’Italia in ricordo dell’eroismo, delle lacrime e del sangue versato dai poveri soldati durante la prima guerra mondiale. Al raggiungimento del 15 anno di età da parte di Aimone, Re Umberto II insignì il giovane principe dell’Ordine supremo della Santissima Annunziata. Oggi Aimone vive in Russia a Mosca dove lavora per la Pirelli. Il prossimo anno dovrebbe sposare la principessa Olga di Grecia. Sarà Aimone il predestinato a ridare un futuro alla dinastia che oltre mille anni fa dalla terra di Savoia si affacciò alla storia per opera di Umberto biancamano?