Barriere artificiali entro le tre miglia, ad una profondità massima di 11 metri, per evitare lo scempio dei fondali ed avviare il ripopolamento ittico. E’ questo l'obiettivo che il Comune di Vieste intende raggiungere, anche per venire incontro alle esigenze manifestate nei giorni scorsi dai rappresentanti della piccola pesca, impossibilitati ormai a svolgere con tranquillità il proprio lavoro. E di questo si è parlato in municipio, nel corso di una riunione, voluta appositamente dal sindaco, Ersilia Nobile, cui hanno preso parte l'assessore all'agricoltura e pesca della Provincia, Antonio Angelillis, il comandante del porto di Vieste, tenente di vascello, Massimo Simoncelli. Il progetto prevede la realizzazione di barriere artificiali sottomarine, costituite da massi a artificiali, da realizzare fino a tre miglia dalla costa e su fondali non superiori agli undici metri. Le barriere così costruite, non solo fungeranno da ostacolo alle reti a strascico, ma consentiranno anche il ripopolamento ittico poiché, tra l'altro, costituiranno per i pesci l'ambiente ideale per costruirsi le tane per la cova.