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Una statua gigante di Padre Pio a Rignano Garganico.

 60 metri di altezza a 590 metri sul livello del mare. Il disegno di Giuseppe Ciondoli. Un comitato promotore si occuperà dell’immensa opera. A S. Giovanni Rotondo, invece, presto una casa per i giovani artisti disagiati.

Sarà certamente la statua più grande del mondo e nascerà a Rignano Garganico, il più piccolo comune della Montagna del Sole. Si tratta di una raffigurazione di Padre Pio da Pietrelcina realizzata da "Padre" Giuseppe Cionfoli, artista, scultore, uomo di fede e di spettacolo, che nei giorni scorsi è stato sul Gargano per avviare una serie di iniziative nel campo del sociale e del volontariato. La statua, alta 60 metri, potrebbe essere realizzata in località "La Croce" a Rignano, a 590 metri sul livello del mare. L'idea è venuta qualche anno fa ad alcuni amministratori del luogo, ma è stata poi abbandonata per mancanza di convinzione. Oggi viene riproposta da un apposito comitato promotore – capitanato dal Circolo culturale "Giulio Ricci" e da "Garganopress per il sociale" – che nei giorni scorsi ha portato Cionfoli in paese per un primo sopralluogo e per avviare quella che è stata definita "una vera operazione di fede, un omaggio ad uno dei più grandi Santi della Chiesa Cattolica: San Pio". Il sodalizio sarà presentato ufficialmente nelle prossime settimane e sarà allargato al mondo della fede, della cultura, del professionismo e dello spettacolo nazionale ed internazionale. "Santo Padre Pio sarà rappresentato con le mani aperte – spiega Cionfoli a l'Attacco – come la famosa statua di Cristo Redentore a Rio de Janeiro. Rignano è un paese bellissimo, qui l'aria è ancora pulita, così pure l'ambiente è incontaminato. Non si poteva scegliere luogo migliore per un omaggio così importante al Cappuccino di Pietrelcina. Qui il pellegrino potrà avvicinarsi o riavvicinarsi più facilmente al divino. Sono grato al comitato per avermi scelto e comincio questa nuova avventura con umiltà e dedizione. Sono convinto che alla fine ce la faremo". Per l'intera operazione occorreranno circa 10 milioni di euro, che il gruppo di lavoro spera di recuperare da fondi pubblici, ma anche dall'impegno dei tanti privati e dei tantissimi devoti del Santo Cappuccino. La statua gigante sarà visibile dal Nord Barese, dal Subappennino Dauno e dalla Maiella. Al suo interno si potrà entrare attraverso apposite scale o ascensori per disabili. Sulla sua sommità un centro ristoro, mentre ai suoi piedi una cappella per le preghiere. Cionfoli, che nei giorni scorsi ha smentito con forza l'intenzione di incontrare Emmanuel Milingo, il vescovo scomunicato dalla Chiesa Cattolica per essersi sposato e aver sposato alcuni sacerdoti, tornerà a Rignano in settimana, per avviare tutte le procedure del caso e incontrare il popolo rignanese. Nei giorni scorsi, intanto, appuntamento presso il Comune di San Giovanni Rotondo per presentare la "Casa del giovane artista disagiato". Ad accogliere Giuseppe Cionfoli il primo cittadino Salvatore Mangiacotti e l'assessore al turismo Giuseppe Siena. L'idea, lanciata da "Garganopress per il sociale", è stata illustrata dal foto-giornalista Giuseppe Saldutto: accogliere in un'unica struttura tutti quei ragazzi e quelle ragazze disagiate dal punto di vista economico, sociale e familiare, per tirare fuori la loro vena artistica nel campo della pittura, della scultura, della fotografia, del giornalismo, della poesia, della computer grafica e di quant'altro riguardi il vasto mondo della arte antica e moderna. I più bravi saranno lanciati nel mondo dello spettacolo o del giornalismo. Mangiacotti e Siena hanno accolto con soddisfazione la proposta di Cionfoli, che nei prossimi giorni tornerà nella città di San Pio per presentare la "Casa del giovane artista disagiato", che potrebbe trasformarsi in vera e propria fondazione.