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SAN VALENTINO, IL GARGANO E LA CEMENTIFICAZIONE

Nel giorno di San Valentino, festa amara per "gli innamorati del Gargano". Nel resto della Puglia si avvera il sogno dell'albergo diffuso, mix di cultura ed economiaDalle nostre parti solo l'incubo della speculazione edilizia, finanziata con i soldi pubblici. Occasione sprecata per il centro storico di Monte Sant'Angelo, dove la distruzione continua. Dagli amministratori di Vico del Gargano ci aspettiamo, nel giorno di San Valentino, la promessa di far ripartire il vecchio progetto di Gae Aulenti.Giorno amaro per "gli innamorati del Gargano", nella festa di San Valentino. "Da una inchiesta giornalistica emerge l'albergo diffuso nei centri storici come la nuova frontiera del turismo pugliese: Locorotondo, Alberobello, Mottola, Conversano. E non mancano nel resto dell'Italia esempi di straordinario successo, come Giffoni Sei Casali in provincia di Caserta e Santo Stefano di Sessanio nel Parco del Gran Sasso. Nel nostro territorio, invece, si spendono decine di milioni di euro per finanziare alberghi inutili, che al massimo fanno qualche ricevimento di nozze, seguendo modelli economici da terzo mondo". Così Franco Salcuni, coordinatore territoriale di Legambiente, associazione che da anni si batte per distogliere l'attenzione delle amministrazioni dagli affari edilizi e dirottarla su quello che Legambiente chiama "sviluppo vero del territorio". "Tutti dicono a parole che il mercato turistico è cambiato, che la gente vuole altro e che si deve tutelare il territorio, ma i fatti conseguenti sono altri e dissonanti: sembra che interessino solo le grandi operazioni speculative e il piccolo consenso basato sullo scambio edilizio", aggiunge Franco Salcuni.
"A Monte Sant'Angelo, ad esempio, Legambiente sta indicando da anni la strada da percorrere, pensando che anche la disponibilità dei finanziamenti del contratto d'area avrebbe potuto essere utilizzata per valorizzare il centro storico ed evitare di compromettere ulteriormente il territorio con terrificanti speculazioni edilizie. Ma è stato un dialogo tra sordi. Oggi il centro strorico è stato ulteriormente offeso, degradato e vilipeso da operazioni speculative. Siamo costretti a concludere che la politica è schiava del mattone. E che sviluppo, albergo diffuso e cultura non risultano in cima all'agenda politica".Legambiente ha cercato il dialogo anche con il tavolo di concertazione del contratto d'area di Manfredonia, tentando di far passare il mesaggio che costruire palazzi, chiamati alberghi, è un operezione di speculazione edilizia e che il turismo oggi si fa in un altro modo. Abbiamo ricevuto un po' di attenzione dai sindacati, ma poi è prevalsa la vecchia logica, arrivando addirittura al paradosso di finanziare, tra le altre cose e per quasi una trentina di miliardi di vecchie lire di denaro pubblico, un albergo in piena area industriale di Manfredonia, con le finestre nel cortile e senza aperture esterne, perchè circondato dai capannoni industriali che lo sovrastano".
Nel giorno di San Valentino Legambiente avanza una richiesta. "Ci chiediamo, conclude Salcuni, perchè il progetto firmato da Gae Aulenti, di rendere il centro storico di Vico del Gargano un albergo diffuso, stia ancora fermo al palo. Dagli attuali e futuri amministratori di Vico del Gargano ci aspettiamo la promessa di far ripartire in tempi rapidi e senza tentennamenti il vecchio sogno, che altrove intanto è già diventato realtà".