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Alla Bit fiacca la presenza della provincia di Foggia.

MILANO –  Cominciata qualche ora dopo le note vicende del Governo Prodi, laBit di Milano ha esordito con la fugace partecipazione di Rutelli che ha inaugurato la Fiera e il nuovo portale turistico www. italia. it. Questo evento ormai collaudato attira sempre migliaia di visitatori e rappresenta il più importante momento di incontro tra domanda e offerta turistica per la successiva realizzazione dei cataloghi turistici dei Tour Oprerators.

E anche quest'anno è presente la Puglia, con vari stands che colorano ancor più i variopinti scenari offerti dalle varie Regioni italiane. Tuttavia, se si registra un trend sempre più crescente nelle presenze dei comuni salentini, è da rimarcare la desolazione della Provincia di Foggia che, oltre allo stand comune alla Camera di Commercio e alle Comunità dei Monti Dauni Settentrionale e Meridionale oltre che del Gargano, lascia una traccia discreta con gli stands dei Comuni di Vieste, di San Giovanni Rotondo e delle Isole Tremiti. Queste ultime stranamente (e forse polemicamente) in condominio con il Comune di Termoli. Una sperequazione evidente a un pugliese presente in Fiera. Ma di questo forse non si è accorto l'Assessore Regionale al Turismo Massimo Ostilio che pensa in grande ribadendo l'idea di un Marchio Puglia comune alle varie realtà pugliesi: "Speriamo nell'affermazione del marchio Puglia anche a livello internazionale – ha esordito – magari un marchio che contenga un cobranding, cioè dei marchi collegati che, nel nostro caso, possono far riferimento al Gargano piuttosto che al Salento, al fine di una maggiore commercializzazione dei nostri prodotti turistici con il contributo di quelli che sono i nostri prodotti migliori. Tutti insieme appassionatamente quindi, utilizzando anche il nostro portale Puglia". L'Assessore però dopo poco plana decisamente affermando che "la responsabilità è da attribuirsi anche alla capacità degli operatori di offrire prodotti di qualità in maniera da far tornare, fidelizzare i turisti che soggiornano in Puglia, con alti livelli di servizi proposti" tuona Ostilio.
Tuttavia l’immagine pugliese alla Bit riflette quella che è la reale situazione del turismo in Puglia e soprattutto in Capitanata. Certo la svolta di questo settore dipende da molti fattori, ma forse ci si affida troppo alle potenzialità di poche città (vedi Vieste o S.Giovanni Rotondo) che non possono essere in grado di offrire un turismo "a rimorchio" per altre località limitrofe. E così accade che se gruppi turistici arrivano in quelle località, non sono messi in grado di fare escursionismo la sera, o di poter aggiungere una visita di una giornata in qualche località meritevole di essere visitata (vedi Lucera). Quindi si tratta di rivedere un turismo che guarda troppo al grande giro dei Tour Operators senza accorgersi di poter sfruttare quella sempre più crescente fetta di turismo "mordi e fuggi" che potrebbe soddisfare un primo stadio di offerta turistica che finora è evidentemente  rudimentale.
Su questa lunghezza d'onda pare anche il Presidente del Consiglio Comunale di Foggia, non¬ché Consigliere Regionale, Pino Lonigro, quando dichiara che "credo che innanzitutto i cittadini devono imparare a rispettare il proprio territorio. Certo "i problemi di infrastrutture ci sono, ma è anche vero che la Regione sta intervenendo un po' alla volta per rendere fruibile il nostro territorio provinciale. Se non si fa sistema in maniera seria e cioè che le risorse economiche non si uniscono e non vengono razionalizzate, non serve venire alla Bit perché non lasciano il segno e non interessano i Tour Operator per portare turisti. Bisogna migliorare anche la cultura dell'ospitalità della gente civile. E' questa una sfida per tutti noi, una strada che ritengo prioritaria.". Per quanto riguarda le aree inteme lo stesso Lonigro ammette che "lo spopolamento riguarda tutta la dorsale italiana, importante considerare anche il calo demografico. Credo però che un sistema tipo l'albergo diffuso possa rappresentare un'opportunità unica per i piccoli centri. Anche l'Unione Europea sta per emanare una direttiva che aiuta proprio la nascita di questi alberghi diffusi dei piccoli comuni. Sarà un'opportunità unica per ripopolare i nostri centri più remoti che comunque possono offrire delle peculiarità importanti". A questa voce si unisce quella del Presidente della Comunità Montana Settentrionale Lello Cicchetti: "Abbiamo presentato un progetto europeo per il territorio di nostra competenza per una sorta di accoglienza nelle abitazioni private per anziani di tutta Europa che hanno bisogno di relax, di aria pura e del mangiare genuino, credo sarà una svolta decisiva per il futuro".
La buona volontà sembra esserci da parte degli amministratori, ma questo non basterà se i nostri politici non sapranno far veicolare le giuste risorse in Capitanata. Bisognerà, da parte della Regione, eliminare quelle forti differenze in termini di comunicazione e di marketing. Un marchio come quello che la Puglia vuol sfruttare dovrà avere alla base una serie di servizi che finora non ci sono. E' inutile pubblicizzare il Castello di Lucera quando spesso questo è chiuso o sapendo che non ci sono bagni pubblici nei dintorni. E' inutile pensare di proporre un Comune, tipo Pietramontecorvino quando non ci sono alberghi e uffici per informazioni turistiche. C’è poi il problema della controra poi, quando in estate dalle 14 alle 17 1e nostre strade si spopolano per la siesta (e i nostri esercizi pubblici sono chiusi).
La BIT è una vetrina importante per proporsi al grande pubblico e soprattutto ai tour operators, tuttavia la mancata presenza dei comuni foggiani è un sintomo di quella scarsa preparazione (e direi volontà) che se dovesse rima¬nere tale non potrà che escludere definitivamente la Capitanata da ogni forma di turismo.

 

l'Attacco – Emanuele Facciolongo