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“Grazie per averci aiutato al progetto una scuola a Kibera”

Tra una portata di pesce e una sonata di Chopin si è svolta, giovedì primo marzo, la cena sociale pro raccolta fondi per il progetto Kibera a Nairobi in Kenia.

Porzia, questa nostra  amica e socia d’avventura, operatrice AVSI, già da due anni in Kenia, dopo aver assaggiato i raffinati cibi e degustato ottimo vino, ci ha fatto partecipe di un mondo così diverso dal nostro, dove una luce abbagliante rivela i mille colori di una natura selvaggia e quasi inaccessibile, dove sembrano prendere spunto per i loro sgargianti vestiti le quaranta tribù  di questo strano paese. Accanto a questa esplosione di luci e colori dove eleganti giraffe, fieri leoni, imponenti elefanti, maestosi fenicotteri, passeggiano quasi con regalità nella savana africana,un altro  mondo, man mano che le immagini  scorrono, inizia a prendere corpo. Immense baraccopoli fatte di lamiera i cui tetti sono mantenuti da grosse pietre, fogne a cielo aperte, angusti viottoli che sembrano antiche mulattiere ormai abbandonate e, tra una casa e l’altra, bambini già vecchi sembrano attendere qualcosa. Ebbene, in tutto questo  degrado sorge, come un fiore nel deserto, la “little prince”, una scuola elementare  che ospita bambini dalla prima  alla settima classe, dove tanti genitori trovano lavoro nei laboratori tessili, permettendo loro di fare le divise dei propri figli, nelle mense, per la preparazione dei pasti e in tante altre iniziative. Tutto questo è possibile grazie all’intervento AVSI nel promuovere tali progetti ma soprattutto nella certezza che l’uomo è fatto per l’eterno, che in qualsiasi condizione si trovi ha sempre la possibilità  di affermare la sua dignità, il suo valore di essere voluto e amato. Qs, in fondo è la grande scommessa dell’umanità intera, vale a dire, siamo soltanto frutto del caos, di una natura crudele che privilegia alcuni e condanna altri,oppure c’è un disegno buono anche se misterioso per ognuno di noi? Ma, in  tutto questo, la cosa ancor più interessante  è stata la commovente  implicazione di tutti. Davvero tutte le persone a cui abbiamo chiesto una mano per la realizzazione di  questa serata, prontamente ci hanno aiutato. Penso a chi  ha messo a disposizione la sala ,ai cuochi  professionisti come sempre, al metre della sala e  i camerieri, tutti ragazzini dell’ipssar di Vieste, per non parlare di tanti commercianti cha ci hanno offerto gratuitamente dal pesce al caffè, dal vino al dolce. A tutte queste persone, agli invitati, ma anche a chi anonimamente  e quasi timidamente ha dato una sua offerta pur non partecipando, io e i miei amici ringraziamo non tanto per la generosità in sé, perché quella è fugace come il tempo,  ma, per dirla con un’espressione di papa Benedetto XVI: “la carità sarà sempre necessaria anche nella società più giusta.”

Savina Disanti