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In Puglia 8 uomini su cento e 9 donne su cento oltre i 40 anni soffrono di diabete

Il prof. Giorgino (Università – Policlinico di Bari): un nuovo metodo per ricorrere all'insulina il più tardi possibile.

In Puglia il diabete è donna. Ma gli uomini inseguono da vicino: 8 uomini su cento e 9 donne su cento oltre i 40 anni soffrono di diabete. Hanno un incubo in comune: l’insulina. Oggi, per i diabetici della Puglia c'è una buona notizia: finalmente possono guardare con meno amarezza alla loro vita, troppo «dolce». «I diabetici della Puglia, come d’altra parte quelli di tutta Italia, possono contare su un’arma in più, i glitazoni – Francesco Giorgino, professore ordinario di Endocrinologia dell’Università di Bari e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Endocrinologia del Policlinico di Bari – una classe di antidiabetici orali di ultima generazione. Il pioglitazone, un farmaco di questa nuova classe, assunto con una sola compressa al giorno, non solo allontana il momento in cui sarà inevitabile l’uso dell’insulina ma consente di utilizzare dosi ridotte di insulina. Un’arma in più che comporta vantaggi per molti pazienti che soffrono di diabete. Nel paziente che ancora non è in terapia con insulina il pioglitazone può ritardare il momento in cui l’insulina diventa indispensabile; nel paziente che già è in terapia con insulina il pioglitazone permette di controllare meglio la glicemia e di ridurre le dosi di insulina. Infatti, i glitazoni fanno “funzionare meglio” l'insulina presente nell’organismo». I diabetici della Puglia sono moltissimi e hanno una vita non certo facile. L’8 per cento degli uomini e il 9 per cento delle donne oltre i 40 anni, in Puglia, soffre di diabete e il 7 per cento degli uomini e il 5 delle donne, sempre oltre i 40 anni, è in una situazione di rischio perchè ha livelli di glicemia troppo elevati. «In Puglia, così come nelle altre regioni italiane- dice Giorgino- il diabete è in continua crescita. Ma, nella nostra regione c'è forse un elemento ancor più preoccupante: la Puglia è tra le regioni italiane con la maggiore prevalenza di obesità. Ed è ben noto quanto l'obesità, la sedentarietà e i cattivi stili di vita giochino un ruolo di primo piano proprio nell’innesco della malattia, del diabete di tipo 2.L'8 per cento degli uomini e il 9 per cento delle donne, oltre i 40 anni, è diabetico (glicemia superiore a 126 mg/dl), mentre il 7 per cento degli uomini e il 5 per cento delle donne, oltre i 40 anni, è in una condizione di rischio, in cui il valore della glicemia è compreso fra 110 e 125 mg/dl. In Italia il diabete e le sue complicanze determinano più di 70mila ricoveri ogni anno. Nel 2003 (ultimo dato disponibile) in Puglia ci sono state 7100 dimissioni per diabete mellito. In Puglia il tasso di dimissioni (e cioè il numero di pazienti dimessi ogni diecimila abitanti) è pari a 43,49 per gli uomini e 39,09 per le donne, entrambi al di sopra della media nazionale che è rispettivamente del 24,86 e 21,12. Sono otto le regioni che hanno tassi di ricovero superiori alla media nazionale per gli uomini (Molise, Liguria, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia); per le donne la situazione è analoga considerando, oltre alle stesse otto regioni, anche la Campania. E veniamo alla mortalità. Negli ultimi anni, in Italia, si è assistito ad un vertiginoso aumento della malattia ma, grazie alla migliorata assistenza e alle nuove terapie, la mortalità è diminuita. In Puglia il tasso di mortalità per diabete mellito è pari a 3,62 per gli uomini e 4,42 per le donne, al di sopra della media nazionale che è pari, rispettivamente, a 3,14 e 2,84.