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Devita: «ho ottenuto risultati che qualcuno probabilmente non vuole considerare»

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Come ha preso gli attacchi in Consiglio comunale?

«L'attacco, se così vogliamo definirlo, o meglio la richiesta di chiarimenti fatta nei miei confronti non ha nulla a che vedere con quelle che possono essere delle inadempienze che si determinano all'interno di un settore. Per i chiarimenti… Per i suoli delle cooperative, il ricorso al Consiglio di Stato di una delle cooperative escluse dalla prima graduatoria, con richiesta di sospensiva, ci ha quasi obbligati a soprassedere nell'assegnazione definitiva. Motivo: se il Consiglio di Stato riconosce la sospensiva ci troveremmo nelle condizioni probabilmente di aver penalizzato quelle sette cooperative. La decisione di attendere i sessanta giorni che normalmente passano dalla richiesta alla discussione della sospensiva, in attesa poi della trattazione che avviene anche dopo anni… quindi sarebbe stato un danno finanziario che noi avremmo dato alle cooperative… allora il buon senso ci ha suggerito di soprassedere. Anticipo però che convocherò i sette presidenti delle cooperative alla presenza del dirigente dell'Ufficio tecnico e del legale del Comune in modo da far presente che quel provvedimento di sospensiva in attesa del parere del Consiglio di Stato era più a vantaggio loro che non per altri motivi o fantasie particolari. Anzi lo abbiamo perseguito come obiettivo: quale sarebbe il motivo per non voler definire questa situazione. Devo dire che prontamente l'Amministrazione si è adoperato per definire il tutto in modo da consentire alle famiglie di aspirare legittimamente alla propria abitazione. Per i Putt, dopo anni di attesa, finalmente da tre settimane sono state consegnate le cartografie con gli aggiornamenti. Perché questo ritardo di trenta giorni in confronto ad anni di attesa? Per il semplice motivo che il Comune di Vieste è uno dei pochi Comuni in Capitanata che ha aderito ad un bando per il recupero delle periferie, nello specifico la Chiesiola. Così l'obbligo di adottare l'atto entro la fine di aprile non ci ha permesso di definire l'altra questione che lo sarà quanto prima. Non c'è nessuna inadempienza o volontà di non affrontare le situazioni. Anzi, oltre ai Putt l'Ufficio tecnico sta lavorando alle monetizzazioni, sulla presa d'atto di alcune osservazioni. Inoltre come Comune abbiamo già fatto richiesta alla Regione Puglia di un contributo per la redazione del Piano Urbanistico Generale [prima Prg, ndr]] cioè il piano di sviluppo del nostro territorio e della sua economia… Questo è il mio lavoro, il mio impegno. Non posso limitarmi ad affrontare situazioni particolari. Devo affrontare situazioni a carattere generale, nell'interesse di tutti. Questo sto perseguendo e ritengo di ottenere risultati molto più soddisfacenti di quanto erano le mie aspettative. In tre mesi dalla presentazione delle linee programmatiche abbiamo affrontato questioni ferme da anni. Il condono edilizio, ad esempio, è stato recepito dall'Ufficio ed è stato predisposto l'atto deliberativo di Giunta, c'è la costituzione del gruppo di lavoro, verrà affrontato con il giusto equilibrio la risoluzione di queste problematiche. Altrettanto si è fatto con l'adeguamento degli oneri di urbanizzazione, fermi al 1979, che obbliga l'amministratore a realizzare le urbanizzazioni primarie e secondarie. E' un grosso risultato… Non è cosa da poco che però qualcuno probabilmente non vuole considerare».

In relazione a quell'attacco, o come lei preferisce richiesta di chiarimenti, non le è sembrato irrituale che il suo capogruppo Pecorelli non l'abbia difeso o almeno preso posizione visto che erano state espresse all'interno della stessa maggioranza?

«Il mio capogruppo Pecorelli si è comportato come un attento gestore di una situazione che poteva anche evolversi in un contesto dove la politica è la base della discussione, dove c'è la necessità di approfondire alcune situazioni, sotto l'aspetto del chiarirsi. Io ho apprezzato tantissimo la proposta di Pecorelli di riunire la maggioranza, una volta concluso il Consiglio. E' la normalità della discussione all'interno di un gruppo di maggioranza».

La successiva riunione di maggioranza si è svolta poi con toni molto accesi, soprattutto da parte sua. Cosa è successo?

«Niente di particolare. I toni accesi molte volte vengono dati anche dalla volontà di far capire che alcune situazioni è giusto discuterle, capire e rispettare quelli che sono gli impegni che un delegato come il sottoscritto, e non solo, ma parlo di tutta la Giunta, e lo estendo anche al Sindaco. Siamo cioè fortemente proiettati a cercare di portare a regime una macchina burocratica complessa per cercare di dare comunque delle risposte. E allora le piccole strumentalizzazioni possono essere tranquillamente superate. Non ci sono difficoltà. Nessun amministratore svolge il proprio ruolo per soprassedere o perdere tempo. Anzi, il ruolo di un amministratore è quello di impegnarsi a dare delle risposte. Ed io credo che in questi anni, in qualsiasi settore, dal 1992 ad oggi, ho sempre dato delle risposte. Non ho mai utilizzato la propaganda per dire "Io ho fatto". A me interessa dare risposte alle gente, sul marciapiede, persona per persona e sono all'altezza di farlo».