Il direttore Patano: “Migliorare la qualità dei servizi col marketing territoriale”.
Le premesse per un'estate da tutto esaurito ci sono "ma bisogna però puntare ad una programmazione seria sui servizi e la qualità del prodotto". Così il direttore del Cotup (Consorzio operatori turistici pugliesi) Michele Patano. "Quest'estate prevediamo un aumento di presenze del 6-7%".
Migliora la qualità ma aumentano i prezzi. Secondo la Federconsumatori.
Il problema sussiste ancora. La qualità di cui parla la Federconsumatori è per i servizi nelle strutture ricettive. Il turista non dev'essere `aggredito' da aumenti vertiginosi.
La Puglia ha le caratteristiche per attrarre turisti. Cosa manca a invertire il trend negativo delle presenze durante i ponti del 25 aprile e primo maggio?
Serve una strategia unitaria di marketing territoriale; agli imprenditori turistici si devono chiedere strutture all'avanguardia, servizi di divertimento che assecondino i gusti del cliente, ma gli enti locali devono fare la loro parte nell'organizzazione di eventi e maggior cura delle infrastrutture. II turista straniero si accontentava del bel mare e del sole caldo di Puglia, ora pretende maggiori servizi e confort; ecco perché Regione, Enti locali e federazioni turistiche devono fare ognuno il proprio lavoro, per fornire il miglior servizio possibile.
Oltre all'ambiente resta poi il problema collegamenti e servizi. Insomma i trasporti intermodali.
Se la Puglia è lontana, il Salento è due volte distante dal cuore d'Europa e dal resto d'Italia; dove sono i servizi funzionanti? I parcheggi, la segnaletica, i servizi sanitari. Se un residente ha problemi a trovare un pronto Soccorso efficiente, figuriamoci un turista ed in un periodo estivo.
La Puglia è definita un prodotto in crescita
Offriamo l'unicità: dal turismo religioso del Gargano e foggiano al mare del Salento. Senza dimenticarci il turismo culturale, già da un anno è ormai una realtà l'area jonica, della provincia di Taranto con un aumento di presenze del 70%.
In sensibile aumento il turismo croceristico.
Le grandi dimensioni delle nuove navi richiedono banchine adeguate, terminal passeggeri funzionali, piazzali operativi ampi e livelli elevati di security. E' evidente che, proprio per tali necessità tecniche, gli approdi delle grandi navi non potranno che avvenire nei maggiori porti pugliesi (Bari, Brindisi e Taranto). Tuttavia, tenuto conto che i giorni crocieristicamente e commercialmente più appetibili vanno dal sabato al martedì, si potrebbero verificare sovrapposizioni nell'arrivo in porto delle navi, con la conseguente necessità di disporre di più ormeggi, possibilmente con pari livelli di qualità dei servizi. Quanto ai terminal passeggeri, questi diventano "fondamentali" per il traffico "home port", cioè per quelle compagnie che intendono scalare un porto anche per imbarcare/sbarcare passeggeri (basta pensare che a Bari nel 2006 sono arrivati in 3oomila di cui oltre ioomila turnaround, cioè imbarco/sbarco; ndr).