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I nostri boschi vanno a fuoco!

Nel giro di soli due giorni, infatti, si sono sviluppati circa quaranta incendi che hanno interessato pinete, boschi e vegetazione dell’intera regione.

Le fiamme sono state alimentate dal forte vento di scirocco che hanno soffiato in queste ore e sono state favorite dalle alte temperature che hanno condizionato il normale svolgimento delle attività. Ed a pagare maggiormente le conseguenze dei 47 gradi di temperatura che hanno messo in ginocchio la Capitanata, è stato il Gargano. In 48 ore, sul Promontorio, sono prima andati distrutti cento ettari di pineta a Vieste, e dopo sono bruciati 50 ettari di pascolo nei pressi di Monte Sant’Angelo. A denunciare la drammatica situazione che mette a repentaglio le meraviglie naturali dell’importante area verde è Giandiego Gatta, presidente del Parco Nazionale del Gargano, che chiede con urgenza l’invio dei «rinforzi». Per Gatta, quindi, «i mezzi sono inadeguati perché è disponibile solo un velivolo (che al momento ancora non c’è, forse dovrebbe arrivare tra qualche giorno) per tutta la provincia di Foggia, di stanza tra l’altro al “Gino Lisa” nel capoluogo dauno». Anche per questo motivo il presidente Gatta lancia l’allarme: «Urgono rinforzi». Non a caso, Gatta ieri si è recato a Roma presso la sede del Comando Generale del Corpo Forestale dello Stato. Il Presidente del Parco ha cercato di illustrato la difficile situazione che si vive sul Gargano ed ha chiesto al Comandante, Cesare Patrone, l’invio urgente di un elicottero modello NH500, ritenuto particolarmente versatile sul fronte anticendi perché idoneo ad interventi tempestivi sugli eventuali focolai. Inoltre, Gatta ha richiesto anche l’invio di altre unità operative, «dal momento che a presidiare oggi un territorio dall’estensione pari ad oltre 120 mila ettari e fortemente antropizzato, quale è appunto l’area protetta, ci sono appena 25 unità operative del Cfs, su 38 uomini in totale agli ordini del comandante del Cta Federico Padovano». Insomma, Gatta è «fortemente preoccupato per l’emergenza incendi e per la inadeguatezza delle risorse a disposizione, poiché ritengo che i mezzi a disposizione non siano assolutamente sufficienti per proteggere dal fuoco un territorio vasto come quello del Parco del Gargano». D’altronde, 150 ettari andati in fumo per colpa degli incendi boschivi che hanno trovato un valido alleato nel caldo micidiale, hanno spinto il presidente Gatta anticipare la data dell’incontro con il comandante Patrone. «I tempi sono urgenti, c’è necessità di attrezzarsi con maggiori rinforzi per fronteggiare la piaga degli incendi e il comandante Patrone deve ascoltare le nostre ragioni, perché il Gargano, insieme alla Provincia di Foggia, – conclude – non può essere difeso con un solo velivolo».