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«I tassi per mutui e prestiti sono troppo alti»

Il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, «bacchetta» gli istituti di credito nella sua relazione all’assemblea dell’Abi. Tra gli ambiti di miglioramento: troppi 7 giorni per il pagamento di un assegno. Elogio alle strategie di fusione tra istituti, anche se adesso serve maggiore efficienza. Plaude alle liberalizzazzioni anche se con qualche riserva. «Verranno emanate norme specifiche in materia di governance delle banche», ha poi annunciato Draghi

«I tassi di interesse praticati dalle banche in Italia sia per i mutui sia per il credito al consumo sono più elevati rispetto a quelli medi dell’area euro su operazioni simili». Lo afferma il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, nella sua relazione all’assemblea dell’Abi. Nel credito al consumo in particolare, aggiunge Draghi, «il tasso annuo effettivo globale supera ancora di circa un punto percentuale quello medio dell’area euro».
FUSIONI PUNTO PARTENZA, ORA EFFICIENZA
«Il consolidamento delle banche è solo un punto di partenza. Il riassetto potrà dirsi compiuto con successo quando si saranno realizzati i guadagni di efficienza previsti dai piani industriali. Il mercato si aspetta risparmi dall’unificazione delle piattaforme tecnologiche, dall’integrazione dei canali distributivi, dall’aumento della produttività del lavoro».
«L'esperienza del passato – aggiunge il numero uno di Via Nazionale – mostra quanto sia complesso mettere in comune strutture organizzative, tecnologiche, reti, culture aziendali; il rischio di resistenze e di ritardi è forte. Occorre la massima compattezza nei management aziendali, il massimo riserbo nella comunicazione esterna. Non c'è tempo da perdere».
TROPPI 7 GIORNI PER ASSEGNI, LEGGE RIDUCA TEMPI
Vanno ridotti i tempi per il «pagamento» da parte delle banche di un assegno versato, per il quale si richiedono ancora in media 7 giorni. Serve per questo una modifica legislativa.
«Tempi, costi, sicurezza possono migliorare – dice Draghi – per il perfezionamento di un pagamento con assegno si richiedono ancora in media 7 giorni; una modifica legislativa che facilitasse la trasmissione digitale delle immagini consentirebbe una significativa riduzione». Secondo Draghi, «la concorrenza tra banche si fonderà sempre più anche sulla capacità di offrire servizi di pagamento efficienti» e anche «la realizzazione dell’area unica europea dei pagamenti offrirà l’occasione per modernizzare gli strumenti e le infrastrutture».
LIBERALIZZAZIONI BENE, CON QUALCHE DUBBIO
La Banca d’Italia «guarda con favore alla finalità» degli interventi previsti dalle leggi di liberalizzazioni per il settore bancario «anche se ha sollevato dubbi su taluni aspetti tecnici»: la cancellazione delle penali sull'estinzione anticipata dei mutui a tasso fisso, ad esempio, può comportare ad un aumento del tassi richiesti.
Così il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, all’Assemblea dell’Abi, affronta il nodo delle liberalizzazioni chiedendo in particolare «di lasciare lo spazio necessario alla regolamentazione secondaria e all’autoregolamentazione».
Draghi parla sia della portabilità dei conti correnti, sia della cancellazione delle penali per l’estinzione dei mutui. «Per i conti correnti – dice – le nuove norme hanno dato adito a difficoltà interpretative e i progressi sono insufficienti: non ne è ancora assicurata la completa portabilità. Per i mutui a tasso fisso il divieto di penai per l’estinzione anticipata può comportare un innalzamento del tasso richiesto dalle banche: l’estinzione anticipata rappresenta infatti un’opzione implicita a favore del debitore e perciò ha un costo finanziario».
PRESTO NORME BANKITALIA SU GOVERNANCE
«Verranno emanate norme specifiche in materia di governance delle banche». Ha annunciato il governatore di Bankitalia, dopo aver ricordato che «una condizione del successo dell’integrazione è la qualità del governo societario». E a questo proposito Draghi raccomanda «chiarezza degli obiettivi, razionalità nella divisione della responsabilità» allo scopo di «orientare le scelte». La banca centrale, osserva Draghi, «è attenta e attiva; continuerà a vigilare sulle soluzioni adottate, sul modo di operare degli organi sociali, assicurandone il buon funzionamento ai fini della sana e prudente gestione, intervenendo tutte le volte che sarà necessario».