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Vieste: a proposito delle dimissioni da assessore di Giuseppe Cimaglia riceviamo e pubblichiamo

 

Preg.mo Direttore,

premesso che con la presente vorrei ringraziarla per lo spirito e professionalità  con cui la vostra emittente ha operato fin ora e opera nel bene dell’informazione e di conoscenza dei fatti alla città, con la presente vorrei chiosare su alcuni punti della lettera del 02/08/07 a firma di Gianni Sollitto da voi pubblicata sul Web, circa la  dichiarazione del  Sindaco Nobile sulla nuova costituzione della Giunta.

 Innanzitutto è doveroso  far notare che a parte il subentro di Notarangelo in giunta al mio posto, tra l’atro prevedibile,  non vedo quale sia il rimpasto da lei dichiarato! Altresì, la delega al Turismo data all’ ass. Rosiello è solo quello che come un profeta avevo preannunciato, ma la cosa piu’ ridicola e’ che la stessa molto celatamente cerca di far passare con  la speranza che si chiudi al piu’ presto la polemica sul caso Cimaglia, usando termini e concetti che a mio modesto  avviso non sono neanche farina del suo sacco, continuando a non  dare spiegazioni politiche e amministrative su quanto da me  pubblicamente dichiarato e denunciato.

 Ad ogni buon conto, prendendo  altresì atto di cio’ che fa trasparire tale dichiarazione, in quanto sembrerebbe  che con le mie dimissioni  ci sarà il cambiamento del “modo di fare” di questa amministrazione  e data la conferma della stessa, che ora la sua squadra sara’ in grado di riprendere vigore,  mi riservo di attendere  in quanto ciò la riscontreremo a breve.

Inoltre,  colgo l’occasione per invitare ancora una volta  il Consiglio Comunale, che ha la rappresentanza della sovranita’ del Popolo Viestano  Costituzionalmente previsto, e soprattutto  del mio Partito (F.I.)  e di quelli che compongono la maggioranza politica oltre a quelli della stessa  opposizione a rispondere su quanto da me teste’ denunciato pubblicamente e con  la lettera letta dal Presidente del Consiglio nell’ultimo Consiglio Comunale, perche’ se questo non avvenisse cio’ starebbe a significare che anche lo stesso Consiglio e gli stessi Partiti vogliono molto celatamente chiudere la questione facendosi garanti del modo di fare della Giunta a discapito  dei cittadini e dei miei 211 elettori che mi hanno espresso fiducia votandomi, oltre che dell’intera città; e allora sì che le mie dimissioni saranno state vane per il bene  di questa città,  dei Viestani tutti , della politica e  dell’amore verso la giustizia. Solo allora potremmo liquidare   la vicenda  sostenendo che se il Presidente del Consiglio la definiva “amministrazione da  Codice Rosso”, io  ci aggiungerei da “Corte Marziale”. Tanto doverosamente si doveva.

Ringraziando saluto    

Giuseppe Cimaglia