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Vieste, Ragni: Letta segna il profilo innovatore del nuovo partito

Aldo Ragni, qualche giorno fa ha annunciato il suo sostegno alla candidatura di Enrico Letta alle primarie per la leadership del Partito Democratico del prossimo 14 ottobre.

Non le pare che qualcuno avrebbe potuto ritenere naturale, invece, che un segretario di sezione dei DS sostenesse Walter Veltroni?

 

Questo se si seguisse un vecchio schema che però è contrario allo spirito col quale si sta costruendo il Partito Democratico. Io sono tra coloro i quali ha sempre sostenuto che il successo del nuovo partito sarebbe stato determinato da un autentico processo di contaminazione delle identità politiche e culturali di chi al nuovo partito ha deciso di aderire. Per questo trovo assolutamente naturale adottare scelte politiche conseguenti con ciò che si è sempre dichiarato e si dichiara. Nessun “richiamo all’ordine”, quindi. Il nuovo perimetro nel quale tutti ci muoviamo è il Partito Democratico.

 

Perché Enrico Letta?

 

Secondo me la candidatura di Letta contribuisce, meglio di altre, a segnare il profilo innovatore del nuovo partito. Il Partito Democratico è il primo grande partito post-ideologico del nostro Paese ed Enrico Letta rappresenta una generazione che non è costretta a spiegare ogni volta il nuovo approdo partendo dal passato.

 

I suoi “compagni di partito” cosa ne pensano?

 

Ovviamente ho discusso anzitutto con loro di questa mia scelta. Alcuni la condividono altri no, ma è assolutamente normale. Assieme al consigliere Dicandia stiamo promuovendo la costituzione di un comitato a favore di Enrico Letta con presenze significative dei DS, della Margherita e della società civile come è lo spirito del Partito Democratico. Sono inoltre diversi gli esponenti nazionali dei DS che sostengono la candidatura di Letta, a partire dal capogruppo DS al Parlamento Europeo Gianni Pittella.

 

Ed adesso?

 

Dobbiamo, per intanto, promuovere una forte iniziativa a sostegno delle ragioni del Partito Democratico. All’interno di questa promuoveremo la candidatura di Letta, perché esprime quel rinnovamento programmatico e generazionale necessario al Partito Democratico ed al Paese.