Gelo dopo le ultime dichiarazioni di Prodi.
Abbiamo affisso dei manifesti per invitare i cittadini a denunciare tutti i danni arrecati dall'incendio nelle aree rurali, in modo da fare un censimento completo per capire a quanto ammonta il totale dei danni subiti dalla cittadinanza di Vieste". Cittadini di Vieste, ascoltate il consiglio del sindaco Ersilia Nobile Munitevi di documentazione e andate a denunciare l'ammontare dei danni subiti. A tre mesi della catastrofe che ha colpito il Gargano gli amministratori di Peschici e Vieste cominciano a emergere le prime stime concrete dei danni subiti dal rogo. Stime che, come invita il prefetto Sandro Calvosa, dovranno essere oculate e fornite di tutta la documentazione necessaria per poterne verificare la reale consistenza. "Al momento siamo riusciti afare una prima stima-dichiara a 1'Attacco Ersilia Nobile -, in merito alle fatture presentate dai commercianti per le spese conseguite nei giorni in cui a Vieste sono stati allestiti i centri d'accoglienza e dei danni al patrimonio ambientale. Però siamo in difficoltà nel riuscire a quantificare i danni degli immobili rurali". Insomma a Vieste si sa quanto i commercianti hanno speso per offrire accoglienza e viveri di prima necessità ai turisti confluiti da Peschici nelle ore successive al rogo, mentre i danni all'ambiente sono evidenti. Poco o niente per le strutture ricettive che non sono state interessate dall'incendio. Nessun colloquio con i commercianti e le banche, il sindaco azzurro attende quelle che saranno le misure dettate dal governo. "È ancora presto per incontrare i commercianti – spiega – il sindaco di Vieste – Credo sia necessario attendere le misure dettate dal governo regionale o nazionale. Un incontro con i direttori delle banche c'è stato ma non sono stati definiti i piani di agevolazioni per le imprese e i commercianti locali – continua – Noi come amministrazione comunale abbiamo chiesto la dilazione dei mutui per almeno due anni a tutti; piccoli operatori turistici colpiti dall'incendio, ma non abbiamo ancora nessuna risposta". Richiesta fatta di concerto con il sindaco di Peschici, Franco Tavaglione all'interno della richiesta presentata al governo del riconoscimento dello stato di calamità naturale al posto dello stato d'emergenza. Quest'ultima proprio non piace al sindaco Nobile che ritiene inutili i 5 milioni di euro messi a disposizione da Roma per le 5 regioni colpite fortemente dall'incendi. "Un milione di euro per regione – aggiunge il sindaco di Vieste, mi sembrano un po'pochi per coprire tutti i danni subiti dalle diverse città. Siamo d'accordo che è necessario fornire documentazioni concrete per ricevere i fondi, noi siamo d'accordo ma sono necessari maggiori fondi per risollevare le aziende". Diversa è la situazione a Peschici dove le fiamme hanno creato non pochi danni all'econornia turistica locale. A dirla tutta gli operatori turistici sono proprio infuriati, a nessuno è piaciuto l'intervento di Prodi nel corso della sua visita a Mattinata. Il premier ha affermato la volontà del governo di riconoscere le indennità solo ai comuni che forniranno una certificazione dettagliata che attesti l'entità concreta dei danni, per non ripetere lo sbaglio fatto in Irpinia nel'80 dove furono erogati fondi a pioggia inutili a risolvere la situazione. "Nessuno vuole che vengano erogati fondi a pioggia, però ci auguriamo che i piccoli imprenditori colpiti possano risollevarsi", commenta l'assessore ai lavori pubblici di Peschici, Fabrizio Losito. "I nostri tecnici hanno già fatto una stima complessiva dei danni alle strutture ricettive, alle abitazioni e soprattutto all'ambiente causati delle fiamme – continua l'assessore peschiciano – che equivale ad oltre 50 milioni di euro. Una cifra che certo il milione previsto dallo stato d'emergenza non riuscirà a coprire. Dunque ritengo necessario che la Regione Puglia e il governo nazionale si impegnino per attingere al fondo di solidarietà messo a disposizione dall'Unione Europea per poter attuare un piano di interventi per i risolvere la difficile situazione economica e strutturale che si è creata nel paese". Dal canto loro gli operatori turistici, riunitesi ieri sera continuano a chiedere alle banche la
dilazione e il blocco por almeno 2 anni dei mutui e al governo di adottare al più presto le misure più adatte per salvare l'economia garganica e provvedere a preparare la nuova stagione turistica 2008. “Siano pessimisti – aggiunge Raffaele Vigilante – capiamo le lungaggini burocratiche ma vogliamo che il governo ci dica al più presto quali sono le misure che intende adottare per risollevare la nostra economia”.
mia".