Da accertare eventuali irregolarità
Il prefetto. Sandro Calvosa, ha invitato l'Ufficio provinciale del Lavoro di svolgere gli accertamenti necessari ai fini di riscontrare quanto è stato denunciato dal segretario provinciale dell'Anpo-Fials, Antonio Traja, a proposito di una presunta mancata tutela dei lavoratori e luoghi di lavoro. Il tutto riportato in un "Libro bianco" presentato, già da mesi, al commissario dell'Asl Foggia, Donato Troiano, che contiene denunce ben dettagliate inerenti sia i1 personale medico che l'organizzazione stessa dei servizi di emergenza/urgenza nei Centri di primo intervento del Gargano Nord. I casi più eclatanti, quelli di turnazioni di medici di ventiquattro, trenta, ma anche di ben quarantott'ore consecutive. I casi che hanno destato più preoccupazione per le possibili conseguenze che avrebbero potuto determinare, quello di una dottoressa, in avanzato stato di gravidanza, tenuta in servizio, e l'impiego di medici appena laureati, quindi senza una preparazione specifica, nei centri 118. Circostanze tutte ben documentate che sono state portate all'attenzione dei responsabili dell'Azienda sanitaria foggiana, ma, per quanto ne sappiamo, non sarebbero stati effettuati nè accertamenti nè, tantomeno, sono stati rimossi tutti quegli inconvenienti denunciati dal sindacato degli operatori di 118. ' Una sorta di muro di gomma. Infatti, se dovesse risultare che di fronte a denunce di disservizi e di non garanzie per l'utenza, non sarebbero stati adottatti i dovuti provvedimenti, si dovrebbe parlare di gravi omissioni da parte di quanti avrebbero dovuto intervenire e, invece, hanno chiuso non uno, bensì tutti e due occhi. Il silenzio che è stato fatto calare sulle denunce del personale medico non induce certamente a pensare che, a partire dal commissario Donato Troiano per finire ai responsabili dell'organizzazione dei servizi a livello distrettuale e locale, sia stata valutata la portata delle denunce incartate nel "libro bianco". A questo punto ci si troverebbe di fronte ad una vera e propria fuga di fronte a problemi scottanti. I medici hanno anche evidenziato sprechi che incidono sia sulla sicurezza che sulla spesa pubblica.
Camera iperbarica: riaperta dal 16 giugno a Vieste, ma con tutto il personale in reperibilità 24 ore su 24. Emergenza psichiatrica. Già da tempo ridotto il servizio di emergenza psichiatrica per i prefestivi e festivi, per carenza di personale medico (da anni ostinatamente, l'azienda non fa più avvisi pubblici per questi). Se tutto questo consente a quanti avrebbero, per obbligo istituzionale, dovuto intervenire, quantomeno per approfondire la problematica e trovare le giuste soluzioni, di continuare a dormire sonni tranquilli, vuol dire, ricordando il buon Gino Bartali che "E' tutto da rifare". L'iniziativa del Prefetto Calvosa potrebbe smuovere un pò le acque, anche perchè il rappresentante di Governo ha interessato della questione i responsabili dell'Ufficio provinciale del lavoro a cui spetta la vigilanza sull'osservanza delle norme in materia di salvaguardia dei diritti dei lavoratori.