Menu Chiudi

In Puglia si lotta contro la siccità

Avviato tra l’Arpa, l’Istituto agronomico mediterraneo, l’Inea e il Cnr-Irsa un progetto finanziato con il ministero dell’ambiente e col «Comitato nazionale per la lotta alla desertificazione»

La Regione Puglia vuole anticipare i tempi per l’attuazione sperimentale della nuova Direttiva europea per la lotta alla desertificazione. Per questo, avvia con l’Agenzia regionale per l’Ambiente, l’Istituto agronomico mediterraneo, l’Inea e il Cnr-Irsa un progetto finanziato nell’ambito di un accordo di programma con il ministero dell’ambiente e col «Comitato nazionale per la lotta alla siccità e/o desertificazione». Il progetto – che prevede la firma di un’intesa dopodomani a Bari tra gli enti partecipanti – affronta le questioni ambientali, sociali ed economiche della desertificazione e del degrado del suolo, sottolineando aspetti sui quali le capacità di pianificazione e di programmazione degli interventi possono incidere in maniera determinante per la tutela del territorio. «Anticipare i tempi – afferma l’assessore all’ecologia della Regione Puglia, Michele Losappio – dell’attuazione della proposta di direttiva europea sul suolo ha una triplice valenza: consente di partecipare attivamente al dialogo europeo offrendo elementi contestualizzati rispetto al territorio pugliese ed ai Paesi del bacino del Mediterraneo, fornire ulteriore impulso a percorsi di mitigazione e adattamento conseguendo ovvi vantaggi ambientali e scongiurare i rischi di pesanti ammende derivanti dalle procedure di infrazione comunitarie».
La convenzione tra Regione Puglia, Arpa, Iamb, Inea e Cnr-Irsa sarà presentata in una conferenza stampa che si svolgerà l’11 ottobre, alle 11.00, alla presidenza della Regione Puglia (lungomare N.Sauro). All’incontro con i giornalisti partecipano Losappio, il dirigente del settore ecologia della Regione, Luca Limongelli, il direttore generale dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, il direttore generale dello Iamb, Cosimo Lacirignola, Vito Felice Uricchio del Cnr-Irsa e Guido Bonati dell’Inea.