La Puglia crocevia strategico per il turismo religioso del made in Italy. Una candidatura supportata dal successo di Aurea, l'appuntamento per gli operatori provenienti da mezzo mondo, che ha chiuso i battenti a San Giovanni Rotondo. Un bilancio positivo, in termini di presenze e di contatti al punto da poter pensare ad una quinta edizione in grande stile. Magari in una sede più capiente – il centro congressi della chiesa di San Pio ha purtroppo limiti numerici – che possa valorizzare al meglio gli stand e le offerte. Insomma, da San Pio a San Nicola, strizzando l'occhio alla Fiera del Levante del capoluogo pugliese? L'ipotesi è da valutare. Anche perchè l'assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo, ha annunciato l'impegno dell'Ente a voler sostenere ancora di più l'iniziativa: «La manifestazione rappresenta una concreta opportunità per l'industria turistica pugliese e che, quindi, va ulteriormente incentivata». Sul fronte delle infrastrutture Loizzo si è detto «disponibile ad incentivare gli operatori che intendono investire sulla destinazione Puglia, con particolare riferimento alla Capitanata e al movimento charteristico». La Puglia può contare su una molteplicità di siti, tra santuari e chiese, in grado di soddisfare qualsiasi domanda. E rappresenta la porta d'ingresso per il mondo orientale. Il segmento del turismo religioso, nel nostro Paese, registra un fatturato di 5 miliardi di euro l'anno. Per quest'anno gli addetti ai lavori prevedono un aumento dei pellegrini del 20 per cento, con oltre 40 milioni di persone. Prezioso il contributo ad Aurea dei partner locali (Ente parco nazionale del Gargano, Provincia di Foggia, Promodaunia, Comune di San Giovanni Rotondo, Comunità montana del Gargano, convento frati minori Cappuccini).