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Vieste, sono tre le offerte giunte per la gestione del Porto

Tutte e tre società di livello nazionale con un giro di affari di 20 milioni di euro. Tempi rapidi per decidere a chi affidarne la gestione.Soni tre i gruppi d'impresa che hanno risposto al bando di gara per la gestione dei porto turistico di Vieste. Si tratta di tre importati società italiane, specializzate nella gestione o co­struzione di porti c con un col­laudato giro d'affari. Il bando pre­disposto dalla società mista pub­blico-privata «Aurora», che ha costruito il porto turistico di Vieste, ha previsto ai fini dell'ammissione alla gara che i concorrenti dichiarassero nell'ultimo triennio un giro di affari non inferiore complessi­vamente a 20 milioni di euro nelle attività settore (alterna­tivamente o cumulativamente) dei lavori pubblici; della pro­gettazione, della gestione di por­ti e o approdi turistici. Ora sarà una commissione d'esperti a va­lutane la consistenza delle of­ferte e a procedere all'aggiu­dicazione della gestione che, pre­vede, tra l'altro, il versamento di un canone annuo di sub con­cessione, a base d'asta; di 270 mila euro e il completamento del porto con il secondo lotto fun­zionale (cantieristica e servizi): Naturalmente con l'aggiudica­zione, la società vincitrice dell'appalto dovrà dare subito corso alle attività previste e, quindi, al fiulzionamento del porto che attende solo di essere inaugurato. Intanto sempre in ambito portuale, va concretiz­zandosi anche l'aspetto commer­ciale del porto di Vieste che, vale la pena ricordare, assolve anche la funzione di attracco pesche­reccio nella parte sud del bacino. Ebbene, grazie ad un finanzia­mento Por di 750 mila euro, stanno per cominciare i lavori di ampliamento della banchina d'ormeggio dei natanti da pesca la cui sezione utile passerà dagli attuali 12 a 33 metri. Questo ampliamento sarà possibile non solo a seguito del «salparrtento» totale dei messi cubici in cal­cestruzzo posti a ridosso del mu­ro paraonde esistente, ma grazie proprio alla demolizione del mu­ro che allo stato attuale divide in due la banchina. Non avendo più ragione di esistere perché il moto ondoso interno è stato quasi dei tutto eliminato con la co­struzione del molo foraneo, il muro paraonde farà spazio alla banchina su cui saranno rea­lizzati il nuovo piano stradale a servizio dell'ormeggio, il nuovo sistema illuminante, un locale ristoro con servizi igienici e bar da posizionare in area centrale del molo peschereccio, aree di parcheggio e 'i nuovi attracchi. Sulla parte sinistra della ban­china ristrutturata, sarà poi po­sizionato un sistema' di para­vento in materiale plastico tra­parente. I lavori riguarderanno anche la siste­mazione della banchina detta della «mancina», destinata ai mercato ittico. Ciò sarà possibile attraverso la realizzazione di un piazzale di circa 19 metri di larghezza e la sistemazione della mantellata esistente di massi cu­bici. Sarà costruito un fabbri­cato per stoccaggio e vendita del pescato, completo di impianti per i servizi di movimentazione e locali da destinare a sei-vizi igienici pubblici che tuttora so­no mancanti nel porto pesche­reccio. Le finalità del progetto che sta per realizzarsi, sono quelle di attrezzare la banchina peschereccia, per consentire sia l'ormeggio che le operazioni di carico e scarico in condizioni di sicurezza e nel contempo dotare la stessa banchina di impianti tecnologici necessari per garantire adeguate condizioni igienico sanitarie oltre a spazi di manovrabilità più ampi. Dopo la sistemazione di questa banchi­na, detta di «San Lorenzo», ri­mane da sistemare la banchina Sud, Ma anche per questa i la­vori , potrebbero cominciare quanto prima se il Genio Civile di Foggia si deciderà ad ap­prontare gli atti necessari dopo l'annullamento della precedente gara d'appalto.
Gianni Sollitto