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Più collaborazione per risolvere il problema del randagismo

Quest’estate ci sono giunte diverse segnalazioni riguardanti il grave fenomeno del randagismo in alcune zone del Gargano ed in particolar modo lungo le spiagge di Vieste dove, guarda caso, è presente l’unico canile del Gargano Nord..Gruppi di cani abbandonati radunati in branco che aspettano alcuni volontari che portino loro da mangiare e, nell’attesa….che aggrediscono ignari bagnanti e passanti.Tutto questo in piena violazione della Legge Nazionale 281/1991 sulla prevenzione del randagismo.
 Stando al DPR n. 320/1954 “Regolamento di Polizia Veterinaria” e alla già citata Legge 281/91, il Sindaco deve farsi carico del mantenimento dei cani randagi, mentre è compito dei servizi veterinari delle ASL provvedere alla loro cattura e idonea collocazione presso un canile municipale o convenzionato.Ma è dovere di tutti i possessori iscrivere i loro cani all’anagrafe canina – servizio che viene fornito gratuitamente dagli ufficio veterinari – e a far applicare un microchips per il riconoscimento elettronico dell’animale con un costo irrisorio.Ma è dovere ancora maggiore evitare gli abbandoni, verso i quali la Legge prevede addirittura la reclusione fino ad un anno, al quale, aggiungiamo noi, è un  dovere morale evitare la prole non desiderata sia attraverso somministrazioni di medicinali che eviterebbero le occasionali gravidanze, che attraverso le sterilizzazioni, che eviterebbero per sempre le gravidanze.
Una cagna infatti è sessualmente matura intorno agli otto mesi.In un anno la stessa può partorire due volte, e qualche volta anche tre.Per ogni nidiata vengono messi alla luce anche dieci cuccioli i quali, raggiunta la maturità sessuale, possono tranquillamente riprodursi tra di loro. I conti allora si fanno facilmente e tutto l’impegno di volontari, associazioni,servizi veterinari, comuni, si trasforma nella “fatica di Sisifo” dove si pretendeva di svuotare un oceano usando un semplice secchiello.
Tralasciando la situazione nel canile rifugio “Arca di Noè” di Vieste, dove vige una convenzione diretta tra i Comuni e la proprietaria della struttura, elenco alcuni dati riferiti alla situazione odierna . Nell’Ufficio veterinario territoriale di Vieste sono stati anagrafati per il Comune di Vieste 1123 cani, per il comune di Peschici 651 cani; per il comune di Rodi 277 cani; per il comune di Vico 59 cani (dati parziali riferiti solo agli anni 2006\2007). Fanalino di coda, ed è facile capire il perché, sono le Isole Tremiti con solo 22 capi.Attraverso il canile sanitario di Vieste inoltre sono transitati in cinque anni 311 cani  i quali sono stati curati e sterilizzati, oltre che microchippati. Alcuni di questi sono stati introdotti nel canile rifugio, altri sono stati reimmessi nel territorio o adottati da gente locale o da turisti..
Si evidenzia allora che la fatica, per un territorio complesso come il nostro, è stata fatta. Ma ci rendiamo conto che siamo ancora molto lontani dal raggiungimento della perfezione.Abbiamo dunque bisogno di collaborazione da parte dei Comuni, da parte degli Organi di vigilanza ma soprattutto da parte dei cittadini. Solo così potremo assicurare vacanze e passeggiate tranquille, nel rispetto dell’ambiente, delle persone e dei nostri amici a quattro zampe.Le altre sono solo chiacchiere!!
Dr. Bartolo BALDI