Una centrale per controllare il territorio e combattere l'abusivismo.Si chiama «Sit» (Sistema informativo territoriale) è il nuovo «grande occhio» con il quale la Regione Puglia controllerà ogni tipo di cambiamento del territorio: dalla variazione della linea delle coste, alle alluvioni, dagli incendi agli smottamenti. E non solo. Una tecnologia satellitare Gps (lo stesso utilizzato per i navigatori installati sulle auto e per i telefonini) che avrà un ventaglio di applicazione che va da quello urbanistico a quello sanitario. Persino di intelligence («ma per questo servirà il software applicativo adatto»). A presentare ieri questa rivoluzione il presidente Nichi Vendola e l'asessore Angela Barbanente. «Due anni fa – ha detto Vendola – questa idea sembrava una civetteria accademica. Oggi è un punto di riferimento per le altre regioni ed è un utile strumento di governo del territorio. In più abbiamo realizzato una cartograiia tecnica di tutta la Puglia e forniremo gratuitamente la relativa Carta tecnica in scala 1:5.000 a tutti i comuni pugliesi con l'azzeramento dei pesanti costi che sino ad oggi hanno dovuto sopportare». Il progetto è sviluppato su una rete di 12 stazioni permanenti Gps (Global Position System). Ogni stazione è costata 150mi1a euro ed è localizzata sulle sedi comunali di Accadia, Fasano, Foggia (sede della Provincia), Ginosa, Giurdignano (Le), Ischitella, Margherita di Savoia (Fg), Poggiorsini (Ba), Salice Salentino, San Paolo di Civitate (Fg), Ugento (Le). Nel centro «Tecnopolis» Csata di Valenzano, alle porte di Bari, invece ha sede la stazione master ed il centro servizi Sit che svolge anche funzioni di Centro di gestione e controllo della rete Gnss (Global navigation satellite system) Puglia. «La realizzazione della rete – è stato detto -è stata guidata dall'assessorato all'assetto del territorio della Regione Puglia e attuata con la consulenza scientifica del Dipartimento Dimec dell'Università di Modena e Reggio Emilia. I dati acquisiti dalla rete sono distribuiti gratuitamente nel web (sul sito http://gps.sit.puglia.it)». Il «Sit» integrerà il servizio di posizionamento con altri servizi a carattere territoriale quali la realizzazione del database topografico regionale, l'integrazione con dati di pianificazione e catastali (sistema d'interscambio SigmaTer), lo sviluppo di funzioni applicative (in ambiente Gis) di supporto ai processi decisionali, in particolare nell'ambito della pianificazione territoriale e paesaggistica. Alla gente comune questi termini non dicono nulla. Per gli addetti ai lavori invece rappresentano un patrimonio di informazioni straordinario. Soprattutto perchè le elaborazioni del sistema saranno gratuite e destinate agli organi della Regione, alle Province, Comuni, comunità montane, altri Enti e Istituzioni pubbliche o private pugliesi. Ma anche alle università, scuole ed altri centri di formazione (didattica e ricerca), gestori di reti d'infrastrutture, di reti di trasporto, ditte e liberi professionisti. Nell'occasione è stato siglato un accordo di programma quadro tra Regione ed Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia che consente, assieme a quello stipulato con l'Istituto geografico militare, di dotare la Puglia da un lato di un'infrastruttura geodetica e cartografica e dall'altro di fornire un servizio di navigazione posizionamento in tempo reale con precisione dal metro fino al centimetro e copertura valida su tutta la Regione. «Il Sit – ha spiegato Vendola – è la seconda rete pubblica a scala regionale realizzata in Italia, dopo quella della Lombardia, ma è l'unica rete Gps regionale pubblica completamente gratuita. Varando il piano di assetto idrogeologico servivano aggiornamenti». «Il Sit Puglia è -secondo Vendola- il risvolto concreto. Un modello che ispira anche altre Regioni (lo vorrebbero realizzare anche Marche e Molise). Consentirà infatti di monitorare in tempo reale e di intervenire sull'abusivismo e sarà utilissimo anche per le politiche di governo del territorio oltre che di prevenzione e protezione civile. «Le dodici stazioni della rete pugliese – ha poi spiegato l'ingegner Giulio Selvaggi dell'Ingv – consentiranno di investigare con maggiore dettaglio i movimenti e le deformazione dell'area regionale e limitrofa. Tra i risvolti pratici, rilievi stradali-costieri o la semplice installazione di filari di vitigni». Per l'utilizzo di questo sistema la Regione Puglia organizzerà, in collaborazione con le Province e con il supporto tecnico di Tecnopolis, corsi di formazione finalizzati a supportare i professionisti nell'impiego delle tecnologie satellitari per il rilievo topografico. Così che tutti impareranno a guardare la Puglia dal cielo.