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Vieste-ROSIELLO(FI); “UNITA’ RITROVATA SUL SINDACO E ZAFFARANO”

Per Giovanni Rosiello «prima c'era una sola candidatura unilaterale, non so per mostrare muscoli o arroganza ma tant'è che non ha avuto il successo previsto» «Un conto è che si critichi in maniera costruttiva, un conto è invece essere stati finora assenti dalla scena politica, con un partito chiuso»

 

La designazione di Zaffarano ha raccordato tutte le anime del partito? C'è davvero l'unità?
«Credo che c'è motivo di ritenere che l'unitarietà, non unanimità, del partito si sia ritrovata sul nome di Zaffarano. Per questa soluzione devo ringraziare il sindaco Ersilia Nobile che ha sempre cercato nel suo agire, anche se è una neofita della politica, di fari sì che il partito esprimesse le sue decisioni in merito anche agli obiettivi politici dell'Amministrazione. Il sindaco si è prodigato sempre per trovare il massimo dell'unitarietà all'interno del partito. Per questo è riuscita a fare un'alleanza con Zaffarano che all'inizio era un po' restio ad accettare ma poi ha capito che per il bene del partito e dell'Amministrazione… Perchè è bene ricordare che in questo anno e mezzo l'Amministrazione è stata un po'isolata dalla politica, da un partito che, poichè è giusto dire le cose come sono, è stato chiuso e non se ne capisce la ragione. Così Zaffarano avendo capito che c'era bisogno di una strategia unitaria ha accettato. E' bene ricordare peraltro che fino a pochi giorni fa c'era una sola candidatura unilaterale che era quella di Rino Masanotti. Naturalmente non so se era una candidatura per mostrare muscoli o arroganza ma tant'è che non ha avuto il successo previsto… In politica oltre alle idee quello che conta sono i numeri. Per cui ad un certo punto si è ritenuto opportuno da ambo le parti, o da tutte le parti, convergere sul nome di Zaffarano. Ed ecco che oggi questa unitarietà è consistente e reale».
 

Nel dibattito congressuale il commissario cittadino Domenico Spina Diana ha suggerito all'attuale sindaco di accettare anche le critiche dal suo partito. Forza Italia in questa fase e nel futuro deve essere un controllore dell'attività amministrativa o cos'altro?
«Credo che il commissario cittadino… per carità di Dio ognuno ha il proprio metodo, i propri criteri,… ma bisogna anche dire che un conto è criticare un'Amministrazione, perché è giusto che si critichi in maniera costruttiva, un conto è invece essere assenti dalla scena politica. Cioè quando si parla di un partito chiuso non si parla di critica, ma di un partito assente, punto. Se l'assenza è motivo di critica o motivo gestionale è una discussione che non mi appartiene».
Nel nuovo direttivo volti vecchi e volti nuovi. Rispecchia tutto il partito soprattutto in vista dei prossimi  appuntamenti elettorali, in particolare le Provinciali del 2008 a cui molti viestani ambiscono di partecipare?
«Sin dalle ultime Comunali ho sempre sostenuto di incamminarci verso una discontinuità amministrativa, che dei cicli politici si fermassero per iniziarne dei nuovi. I nuovi cicli si iniziano con volti nuovi, con nuove opportunità. Il progetto è andato avanti a metà. Noi cercheremo, con le esperienze e con le novità che pure ci sono all'interno del direttivo, di proseguire questo cammino per un ricambio delle persone anche a livello amministrativo».
Zaffarano è un politico navigato che non ha bisogno di consigli. Se dovesse però indicare un primo passo, un primo gesto per dare un senso e significato preciso al suo incarico?
«Io sostengo che, al di là di dichiarazioni di facciata, si percepisce che una nuova stagione si apre per Forza Italia. Una stagione che vedo con più distensione, con più dialogo nel partito. Zaffarano è una persona seria, viene dai partiti, è un amministratore, sa esattamente cosa deve proporre un partito. Per questo sono molto fiducioso. Fatemi passare un concetto. Sono molto soddisfatto che qualche persona ha cominciato a capire che all'ammasso si porta l'olio, il grano, ma non il cervello delle persone, ancor più grave se è un partito. Nel 2005 Forza Italia aveva solo 10 tesserati, oggi ne ha 870, per cui l'interrogativo è più che giusto porselo. E la risposta è l'unitarietà di oggi. Tenendo presente che questo è il primo congresso che Forza Italia celebra a Vieste, ognuno tragga poi le proprie valutazioni.»
Qual è il ruolo di Giovanni Rosiello in Forza Italia?
«Il mio è un ruolo marginale, non è assolutamente importante ma è un ruolo che dovrà sempre sostenere quello che è il mio principio: formare nuova linfa affinchè Forza Italia sia un partito vivo, forte, che cresca anche nelle idee degli uomini per proiettarli domani ad amministrare la città. Solo questo è il ruolo di Giovanni Rosiello, con molta umiltà e molta determinazione».
Antonio Troia