Noi commercianti stiamo giungendo all'esasperazione. Basta non ce la facciamo più ad andare avanti così. A livello provinciale nessuno si sta muovendo per cercare di arginare questa incresciosa situazione. Credo che nel giro di qualche settimana noi tutti commercianti, in segno di protesta, faremo una serrata generale, e ci recheremo a Foggia per consegnare le chiavi ' delle nostre attività commerciali al Prefetto di Foggia".Interviene così, a muso duro e con tanta amarezza, . Gennaro Masanotti expresidente di Confcommercio di Vieste, in merito all'escalation di criminalità della cittadina garganica. Infatti non accennano a calare la tensione e la preoccupazione, nonostante l'arresto di Giuseppe Germinelli 2lenne del posto, con l'accusa di rapina aggravata e ricettazione. L'incensurato è stato l'autore, in compagnia di un complice,di una rapina ai danni del supermercato "Olmo" inviale 24 maggio. I due, incappucciati ed armati di pistola giocattolo, venerdì 16, hanno fatto irruzione all'interno dell'esercizio commerciale ed hanno costretto uno dei dipendenti a farsi consegnare l'incasso della giornata pari a 820 euro. Comunque i cittadini sembrano esasperati e stanno reagendo in maniera pericolosa a questa catena di atti criminali. In forte aumento le richieste di porto d'armi sia da parte di commercianti che da parte di cittadini, perchè tutti ormai temono per la propria incolumità, nessuno più si sente al sicuro. Ma quel che è più grave è che questi episodi criminali non accennano a calare, anzi crescono, tanto da diventare punti all'ordine della quotidianità cittadina, e per di più sempre più violenti. "La situazione è seria e non va sottovalutata – dice Masanotti a L'Attacco – il commercio viestano ormai vive di stenti, girano pochi soldi, sopratutto quest'anno che la stagione estiva è andata male – e sottolinea – fare rapine è diventato un gioco, perché si rimane impuniti dalla Legge. Non vorrei che tutto si stia trasformando in una sfida tra ragazzi, anche perché le persone pregiudicate sono stretto controllo delle forze dell'ordine. Comunque l'entità delle rapine e furti sono riconducibili, forse, a ragazzi che cercano soldi per togliersi degli sfizi, in quanto credo che in giro ci sia una forte esigenza di denaro – e afferma – comunque sono convinto che beccheranno tutti, perché è encomiabile l'impegno dei carabinieri. Però sono solo sedici unità e non riescono a controllare tutto. Anche il sindaco vedo che sta facendo il massimo, così come tutto il resto dell'amministrazione ed enti locali, ma tutto è fermo a livello provinciale. Stanno sottovalutando la situazione, ma dobbiamo aspettare che ci scappi il morto per intervenire seriamente? Vieste era una cittadina tranquilla, mai si era sentito parlare di rapine – e aggiunge – non possiamo mettere vigilantes e telecamere all'ingresso dei negozi o chiuderci a chiave la porta! Questa non è vita. Non c'è gente per strada, perché c'è una psicosi collettiva, la gente va a fare la spesa per comprare lo stretto necessario, perché si ha paura di rimanere coinvolti in qualche rapina. Non ci possono dire che questo è un periodo di normale calo per Vieste, perché negli anni scorsi bene o male di questi tempi si lavorava. E sono ancora più pessimista per Natale, perché i cittadini andranno nelle città limitrofe e nei rispettivi centri commerciali a fare compere. Questo è tutto denaro che va via. Ci tengo a sottolineare che io per natura non sono pessimista ma realista. Non voglio che oltre al danno riceviamo la beffa". Di tutt'altra opinione invece è Pasquale Pecorelli, capogruppo di Forza Italia:"Bisogna solo dare tempo alle forze dell'ordine di compiere il proprio compito, e lo stanno facendo alla grande. C'è un impegno totale anche del sindaco. Insomma si viaggia spediti per estirpare la microcriminalità – e aggiunge – comunque non vedo tutta questa necessità di un consiglio comunale monotematico, perché il problema si – sta risolvendo, soprattutto alla luce del primo arresto, e presto ne saranno fatti altri. Non bisogna affatto lasciarsi assalire dalla psicosi – poi sostiene – non mi trovo affatto d'accordo con i commercianti, in quanto non avverto questo problema dell'economia, né tanto meno del turismo. Vieste è così, l'estate non ci si ferma un minuto e l'inverno è un po' statica. C'è un normale calo fisiologico nei mesi di novembre, dicembre gennaio, perché si passa dalle 150mi1a presenze da grande città alle 13mila di un paese. Si deve ammortizzare e concretizzare al meglio quanto fatto in estate, altrimenti si finisce a fare improbabili paragoni. E' come se una Ferrai sorpassa una Cinquecento. I commercianti devono dimostrare di voler lavorare con i fatti e non solo a parole. Dico questo perché domenica volevo prendere un caffè ho girato inutilmente per quattro bar, ma erano tutti rigorosamente chiusi". Il centrosinistra viestano non si espone al momento, e per bocca di Mauro Clemente fanno sapere: "Oggi abbiamo un incontro, nel corso del quale ci confronteremo e penderemo le dovute decisioni. Restiamo del parere che bisogna assolutamente convocare un consiglio comunale monotematico. Nella giornata di mercoledì renderemo pubbliche le decisioni prese".
Matteo Palombo
l’Attacco