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Ecomostro di Rodi, la Provincia interviene, il Parco no

 L'Amministrazione provinciale di Foggia annulla la concessione

 Finalmente per la lotta all’abusivismo sul Gargano una bella notizia. La Provincia di Foggia ha annullato la concessione edilizia relativa all’ecomostro della società Roccamare a Rodi Garganico accogliendo così l’istanza presentata nel novembre 2006 dalla Sezione WWF di Foggia e dalla Legambiente Puglia e in seguito più volte sollecitata.Si tratta, ricorda il WWF, di un edificio edificato a grezzo nel versante nord del paese, in zona ad alto valore paesaggistico e panoramico, a meno di 50 metri di distanza dal mare, e costruito, peraltro, in piena zona franosa, caratterizzata da assoluta inedificabilità.Quella contro questo pericoloso scempio edilizio è una battaglia che le Associazioni conducono da tempo insieme ai cittadini confinanti. L’annullamento della concessione, pur arrivando in dirittura d’arrivo in quanto il 21 novembre 2007 è il termine di legge oltre il quale la provincia non avrebbe più potuto annullarla, costituisce nel Gargano un importante elemento di novità. È la dimostrazione, infatti, che le Istituzioni quando vogliono hanno a disposizione gli strumenti legislativi per combattere gli speculatori.A questo proposito, osserva il WWF, l’intervento della provincia di Foggia dovrebbe essere preso a modello dall’Ente Parco del Gargano che, invece, non procede alla demolizione degli abusi pur potendolo fare senza intermediari avendo, peraltro, a disposizione un finanziamento ministeriale di 500 mila euro.Tornando all’ecomostro di Rodi, dopo quest’importante risultato dell’annullamento della concessione edilizia, al quale sicuramente ha contribuito la grande attenzione che i media hanno dato alla vicenda, il WWF ricorda che la prossima tappa deve essere la demolizione della costruzione così come prevede il DPR 380/2001 entro sei mesi dalla data d’annullamento della concessione. Per il WWF, un’opportunità straordinaria per liberare Rodi da questo pericoloso ecomostro, nella convinzione che l’unico strumento che si dimostra efficace contro il cemento selvaggio è proprio quello degli abbattimenti.