Menu Chiudi

Casa – «Si compra e si vende meno»

 Il 2007 – secondo i dati forniti nel terzo rapporto dall’Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma – si sta per chiudere all’insegna di un incremento dei prezzi su base semestrale del 2% (del 5,1% su base annuale), il valore più basso dal 1998, e di un calo delle compravendite del 3,3%. Il tutto in linea con un trend al ribasso iniziato nel 2004. Per il 2008 è prevista un'«ulteriore contrazione dell’attività»

Mercato immobiliare in stabilizzazione con, all’orizzonte, anche una possibile leggera flessione dei prezzi. Le quotazioni delle abitazioni risultano infatti pressoché stabili mentre si registra una flessione delle compravendite con punte superiori al 10% nei grandi centri urbani. Il 2007 – secondo i dati forniti nel terzo rapporto dall’Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma – si sta per chiudere all’insegna di un incremento dei prezzi su base semestrale del 2% (del 5,1% su base annuale), il valore più basso dal 1998, e di un calo delle compravendite del 3,3%. Il tutto in linea con un trend al ribasso iniziato nel 2004. Aumentano infatti i tempi medi di vendita delle abitazioni a circa 5,6 mesi e lo sconto praticato in sede di trattativa che, nel residenziale, si attesta all’11,6%. Tutti indicatori che fanno prevedere, secondo l’Osservatorio Nomisma, un 2008 di «ulteriore contrazione dell’attività transattiva» e di crescita contenuta dei prezzi senza però escludere flessioni nelle grandi aree urbane. Il mercato immobiliare italiano sembra accusare gli effetti dell’andamento dei mercati finanziari, dell’aumento del costo del denaro e, in parte, della crisi dei mutui “sub prime” americani. Secondo il presidente di Nomisma, Gualtiero Tamburini, «la crisi americana si è innestata in una situazione di rallentamento fisiologico già in atto» che va ad incidere «solo sulle aspettative degli operatori». «Il mercato nazionale non corre pericolo in quanto il tasso di insolvenza delle famiglie è su livelli stabili e gli istituti di credito hanno sempre adottato un atteggiamento prudente nell’erogazione dei mutui».