Si muoverà «il meno possibile» ha detto il governatore, Nichi Vendola, ai suoi collaboratori più stretti. Ma qualcosa si muoverà. Entro la fine del mese, infatti, la Regione dovrà stringere il cerchio attorno ai manager della Sanità pugliese.Vendola ha chiesto loro un cambio di passo più volte, non meno di un mese fa era stato chiaro: «O mi date una risposta oppure andate a casa» aveva tuonato, e ora con il nuovo piano sanitario che sta per arrivare in aula quelle risposte devono essere pronte. Altrimenti, giro di valzer. A rischiare di più al momento sembra Donato Troiano, commissario della Asl che ha riunito le tre aziende sanitarie in provincia di Foggia. Il presidente non sarebbe contento del lavoro svolto dal manager vicino al parlamentare diessino, Michele Bordo, e insieme con l'assessore Alberto Tedesco starebbe meditando di cambiarlo. Dovrebbero rimanere al loro posto, invece, Rodolfo Rollo che governa la sanità salentina. E Lea Cosentino, la zarina della sanità pugliese: è lei ad avere la responsabilità della Asl che ha accorpato le quattro aziende sanitarie della provincia di Bari. Un ruolo strategico, milioni di euro da gestire e migliaia di pazienti da seguire.