Per recuperare i 200 milioni di euro del sistema sanitario, aumenteranno le aliquote Irpef (entro la fascia di reddito tra 28 e 50mila euro), e Irap (dell'1%) e la benzina costerà più cara di 2,6 centesimi per litro per aumento dell'accisa.
In Puglia aumenteranno le aliquote Irpef, entro una certa fascia di reddito, e Irap e la benzina costerà più cara per aumento dell’accisa. E’ quanto ha deciso la giunta regionale pugliese che ha deliberato di aumentare le tasse per far fronte al deficit sanitario; un deficit che è stimato attorno ai 200 milioni di euro.
Queste le cifre delle nuote tasse: 0,5% in più l’aliquota Irpef che, si stima, interesserà 150mila contribuenti pugliesi appartenenti alla fascia di reddito tra 28 e 50mila euro. Si prevede che ognuno di loro verserà mensilmente un soprappiù di 14 euro; in tutto 45 milioni di euro. L’Irap aumenterà dell’1% e frutterà alla Regione 110milioni di euro. Altri 21milioni arriveranno alle casse regionali dall’aumento dell’accisa sulla benzina, stabilito in circa 2,6 centesimi per litro.
“La Puglia arriva a questa decisione – ha sottolineato il presidente Vendola – dopo che per due anni abbiamo cercato di tenere fuori da questa pressione fiscale il grosso dei lavoratori dipendenti. Non è un momento lieto ma necessario. Siamo ad un passaggio che deve essere letto alla luce di quanto è successo in questi ultimi due anni. In passato il centrodestra aveva aumentato le tasse per tutti, questi anni noi abbiamo tenuto intatte le tariffe”.
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