Annunciato dagli assessori Losappio e MinerviniPresto la Puglia avrà un proprio piano integrato delle coste. Un piano che si avvarrà degli «studi europei più avanzati>>. Lo hanno annunciato ieri gli assessori regionali, Michele Losappio (Ecologia) e Guglielmp Minervini (Demanio marittimo) che in mattinata hanno presenziato ai lavori del network internazionale per la protezione dell'eco-regione mediterranea. L'incontro, svoltosi nella sede dell'Istituto agronomico mediterraneo di Bari, è stata soprattutto l'occasione per presentare le conclusioni del progetto «Innova>>, lo studio prumosso dalla Regione Puglia nell'ambito del programma Interreg III B «Arcipelago Mediterraneo», il cui obiettivo è stato definire modelli comuni di pianificazione, gestione integrata e sostenibile, nonché di monitoraggio delle aree ad elevato valore ambientale (tra cui la «Riserva naturale di palude del conte e duna costiera» di Porto Cesareo, in provincia di Lecce) allo scopo di controllare il degrado delle risorse naturali nell'eco-regione mediterranea». Un'eco-regione da proteggere, da preservare, che va dall'Italia all'Egitto, attraversando Grecia, Turchia, Malta e Cipro. Un'eco-regione, sulla quale si sono concentrati gli studi e le attenzioni dello stesso Istituto agronomico mediterraneo, ma anche dell'università e del Politecnico di Bari, dell'Università di Lecce, delle istituzioni governative e' scientifiche dei Paesi interessati. «Impostando un linguaggio comune sulla salvaguardia e la gestione delle coste si sono gettate le basi per preservare, conservare e gestire il nostro futuro», ha detto Cosimo Lacirignola, direttore dell'Istituto agronomico nonché presidente della Fiera del Levante, «Basi» che, non a caso, saranno occasione di ulteriori approfondimenti a maggio, quando, come hanno sottolineato lo stesso Lacirignola e gli assessori Losappio e Minervini, si svolgerà, proprio in Fiera, l'edizione 2008 di «Mediterre», incentrata su «acqua, terra e fuoco». Nel frattempo, come si diceva, la Puglia dovrebbe dotarsi del piano integrato delle coste. Che, sulla carta, è annunciato anche come un primo passo concreto per affrontare e risolvere l'annoso problema della frammentazione delle competenze travari assessorati: opere pubbliche, demanio, ambiente, agricoltura, autorità di bacino. L'obiettivo minimo -ha spiegato Losappio, che comunque non si nasconde le difficoltà- è di «mettere in rete tutto questo in modo da consentirci di superare la frammentazione». Ancora pìù ottimista, sul punto, è Minervini, il quale ha annunciato il varo di una vera e propria «rivoluzione»: «l'insediamento di otto direzioni di aree nelle quali saranno integrate tutte le parti amministrative che afferiscono ad un'unica area». «Ci sarà così – ha spiegato – una direzione che riguarderà l'ambiente e il territorio, una sulio sviluppo economico, una che unirà politica della salute ed inclusione sociale, una relativa alle politiche di valorizzazione del territorio e capitale umano, sviluppo rurale. Infine tre direzioni integrate di programmazione e finanze, relazioni istituzionali e gestione-organizzazione della Regione».