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Vendola: la Puglia svolterà nei prossimi dodici mesi

 «La Puglia del 2005 – ha detto Vendola – era uno dei pezzi più stagnanti e più sofferenti del Mezzogiorno d’Italia, la Puglia di fine 2007 è sicuramente il pezzo più dinamico e più attivo con indicatori economici più positivi di tutto il Mezzogiorno»
«L'anno che si chiude è un anno, poi lo vedremo dai dati ufficiali, in cui abbiamo consolidato e aumentato indicatori positivi. La Puglia a fine 2007 nonostante tutti i suoi problemi, le sue difficoltà, le sue tragedie, conferma un cambio di passo straordinario». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando dell’anno appena trascorso e delle aspettative per il prossimo.
«La Puglia del 2005 – ha detto Vendola – era uno dei pezzi più stagnanti e più sofferenti del Mezzogiorno d’Italia, la Puglia di fine 2007 è sicuramente il pezzo più dinamico e più attivo con indicatori economici più positivi di tutto il Mezzogiorno d’Italia. Noi speriamo non solo di consolidare molto questo dato, ma anche che questo dinamismo pugliese possa in qualche maniera trainare il Mezzogiorno d’Italia».
«Il mio sogno è che il 2008 – ha aggiunto il presidente della Regione – si possa chiudere con un consolidamento netto del trend della crescita economica, che si possa chiudere con la inaugurazione di tutti gli impianti per la chiusura del ciclo dei rifiuti per cui possiamo dire che una Puglia che cominciava a scivolare verso la Campania, è una Puglia che è scivolata verso l’Europa».
«E tante altre cose ancora: che in qualche maniera un processo virtuoso che non può che essere fatto di partecipazione popolare, di audit civico, di invasione di campo da parte degli ammalati, dei cittadini, possa determinare – ha detto ancora Vendola – un nuovo clima nella concreta gestione quotidiana della sanità. Una sanità – ha concluso – che a volte considera le persone meno di una cartella clinica, una pratica burocratica fastidiosa e ingombrante, una sanità dove da troppo tempo dominano logiche che sono estranee al primato della cura degli ammalati».