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Famiglia morta ad Ippocampo, si attende l’autopsia

I corpi dei quattro sfortunati sono a Manfredonia. Stazionarie le condizioni della nonnaSono tutte a Manfredonia (tre all’obitorio, una all’ospedale San Camillo) le vittime della fuga di monossido di carbonio del villaggio di Ippocampo, che hanno perso la vita la notte di Natale. Si attende l’autopsia, disposta dal tribunale di Foggia. Pare verosimile l’ipotesi del decesso per intossicazione da monossido di carbonio, forse sprigionato da una stufetta a gas difettosa. Il "killer silenzioso", inodore ed incolore, ha agito di notte, e ha ucciso i quattro manfredoniani, che però vivevano in provincia di Vicenza, a Valdagno: Vincenzo Prota, operaio, sua moglie Antonietta Castigliego e i due figli Matteo e Michele.  I quattro erano giunti a Manfredonia venerdì sera per trascorrere le vacanze di natale con familiari, ed alloggiavano nel villaggio tra Manfredonia e Zapponeta. E’ ancora in prognosi riservata, ma pare non in pericolo di vita, Addolorata Di Tullo, la nonna materna, che è stata trasferita al reparto di rianimazione dell’ospedale "Tatarella" di Cerignola.
Pietro Russo