Ogni mattino che sorge potrebbe essere l’ultimo a splendere su questo luogoL’abbazia di San Leonardo potrebbe crollare ed occorre intervenire con urgenza. A lanciare l’allarme è il presidente della pro loco di Manfredonia, Rosmary Valenti, la quale dichiara che “il rischio è serio e concreto e ogni mattino che sorge potrebbe essere l’ultimo a splendere su questo luogo”.
Sarebbe quindi terribile svegliarsi un giorno e scoprire che “secoli della nostra storia sono crollati al suolo”. Parole inquietanti che pronunciate sul finire del 2007 potrebbero apparire come semplici buoni propositi per l’anno che sta per iniziare, ma che la Valenti desidera invece vengano prese sul serio.
“Ho un sogno – dichiara – sentir riecheggiare nell’aria il suono delle campane dell’abbazia di San Leonardo che, quasi come un richiamo, attiri tutti al suo interno per mostrarsi ritornata all’antico splendore, come per incanto”.
Per secoli San Leonardo è stata la ‘casa dell’accoglienza’ per eccellenza dove tutti, dai potenti agli umili, dai pastori ai cavalieri, hanno trovato conforto, ristoro e cure presso i frati che lì risiedevano. L’abbazia si erge oggi quasi per miracolo, con l’imponente facciata malgrado il vuoto oltre le sue mura, resistendo al tempo che ogni giorno la priva di qualcosa. San Leonardo affascina ancora con le sue sculture che mani misteriose hanno inciso indelebili sulla pietra, nonostante i calcinacci e l’usura.
La sua magia è un qualcosa di reale e vivo, che è sopravvissuto ai secoli, come mostra il ‘raggio luminoso’, un fenomeno di incredibile bellezza che nello stesso momento illumina le cattedrali di Chartrès e Gerusalemme, unendosi ad esse in una sorta di triangolo sacro che non deve svanire. “Tutto ciò non può finire”, ripete mestamente il presidente della pro loco sipontina, che quindi spiega: “Il mio è un sogno, e nel sogno mi illudo che le migliaia di persone che durante l’anno passano dinanzi all’abbazia di San Leonardo possano trovarla sempre aperta, pronta ad accogliere tutti nel suo silenzio che suggerisce pace, serenità e preghiera. Facciamo sì che l’illusione non diventi delusione”.
Maria Teresa Valente