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Monte Sant’Angelo, la richiesta “Noi patrimonio dell’Unesco”

La candidatura sarà presentata il 9 gennaio con altre 5 cittàConto alla ro­vescia per l'ufficializzazione della candida­tura di Monte Sant'Angelo nell'elenco dei luoghi considerati patrimonio mondiale dell'Unesco. Si punta a far diventare la cit­tadina dell'Arcangelo, una città di storia e cultura e per fare ciò, si è intrapreso un percorso comune con altre cinque città: Be­nevento, Brescia, Cividale del Friuli (Ud), Castelseprio (Va), Spoleto, che come Monte conservano preziose testimonianze della cultura longobarda in Italia. Il progetto è denominato Italia Langobardorum. Centri di culto e di potere (568-774 d.C.. Si tratta dunque una candidatura seriale ed è già stato elaborato un logo comune per le sei città.
La data storica da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 9 gennaio 2008, è infatti prevista per quel giorno la firma dell'intesa istituzionale per ufficializzare la candidatura.Fra poco meno di un mese, tut­to il Gargano che conta, in termini di isti­tuzioni e rappresentanti di enti locali (sa­ranno presenti il Direttore Regionale della Puglia, il Presidente della Regione Puglia, quello della Provincia di Foggia, il sindaco del Comune di Monte SanfAngelo, il Rettore della Basilica di San Michele Arcangelo, il Presidente dell'Ente Parco Nazionale del Gargano, l'ente montano e il Direttore del Centro di Studi Micaelici e Garganici) sarà a Roma per la firma. La candidatura sarà formalizzata i19 gennaio ma la procedura si concluderà presumibilmente nel mese di luglio del prossimo anno, quando si riunirà a Parigi il Comitato del patrimonio mon­diale per le proprie determinazioni. Il com­plesso preso in considerazione è quello della Basilica di San Michele Arcangelo ed il cen­tro storico del comune garganico. Per so­stenere tale candidatura il Comune di Mon­te, assieme agli altri soggetti istituzionali competenti sul territorio, si impegnerà alla tutela, conservazione, valorizzazione e ge­stione del monumento e alla creazione di una fascia di protezione attorno ad esso. Una intesa era già stata perfezionata in una precedente riunione tenutasi a Benevento. Per potersi presentare deve avere determi­nati requisiti: parcheggi, miglioramento del centro storico, qualità dei servizi. «E' una grossa opportunità per aggiornare e riqualificare la storia di Monte Sant'An­gelo», spiega il sindaco Andrea Ciliberti. «La città potrebbe avere un ritorno non solo di immagine, ma anche economico. Le pos­sibilità ci sono. Monte dopo Alberobello e Castel del Monte, anche la Puglia ne gua­dagnerebbe. C'è stato già un sopralluogo e abbiamo avuto degli incontri- incalza An­drea Ciliberti- Adesso dobbiamo recuperare il tempo perduto. Ma abbiamo la consape­volezza e che Monte Sant'Angelo, rispetto ad altri centri dispone di maggiori riferimenti sui longobardi. Tutto ciò che di micaelitico c'è nel mondo è successivo a San Michele, la cui costruzione della basilica risale al 492 dopo Cristo. Oltre quindici secoli. Infatti nel 92 abbiamo festeggiato il quindicesimo cen­tenario. Dopo le apparizioni».