Centrosinistra compatto, centrodestra diviso. Primi movimenti tra maggioranza e opposizione.Ischitella rinnoverà, a primavera, gli organismi amministrativi. Nuovo sindaco e nuovo consiglio comunale per i prossimi cinque anni. E cominciano ad abbozzarsi le prime alleanze, gli schieramenti che si confronteranno nei prossimi mesi. L'amministazione uscente: due legislature consecutive dell'attuale sindaco, Vincenzo Basile (ex Ds, oggi Pd), alla guida. di una coalizione di chiara collocazione di centrosinistra; un'opposizione composita, con una larga componente di centro destra. Non mancano le prime anticipazioni di possibili candidature e coalizioni. Saltata, praticamente, ogni forma di appartenenza politica, il percorso a cui si guarda è essenzialmente quello di larghe intese, attingendo di qua e di là, per arrivare ad una sintesi, che sia, però, la più omogenea possibile. Operazione certamente non facile, ma, senz'ombra di dubbio, l'unica praticabile per presentare all'elettorato un quadro d'assieme in grado di garantire equilibri politici e, nello stesso tempo, attingere a quel grande serbatoio rappresentato dalla cosiddetta società civile. Fallito ogni tentativo, nonostante i buoni propositi, da parte delle segreterie della "Casa delle libertà" di presentarsi sotto lo stesso simbolo, è verosimile che Forza italia e Alleanza nazionale vadano a braccetto, mentre l’Udc avrebbe già fatto la sua scelta, aderendo ad. un progetto di lista civica che, in questi giorni, è uscita allo scoperto, tant'è che ha tracciato, a grandi linee, quelli che saranno programmi e candidature. «Mai come adesso, mai più come adesso» è il messaggio che lanciano all'elettorato due ex sindaci (Raffaele Cannarozzi e Franco Giordano, un consigliere uscente di minoranza, Piera Colecchia (Udc) e 10 stesso segretario del partito Michele Di Fine, ma anche Nazzareno Voto e Nazzario Graziano). «Potrebbe apparire un messaggio drammatizzante – dicono Cannarozzi e gli altri – purtroppo fotografa la situazione. Certamente non tutto dipende dagli amministratori uscenti, ma pur in un perioda di forte congiuntura, a livello nazionale, regionale e provinciale, mai Ischitella aveva raggiunto un punto così basso: un paese alla deriva, un paese abbandonato a se stesso». Tagliano corto sintetizzando con il dire che è «Inutile fare l'elenco delle cose che non vanno, tutto non va». La nuova "cordata" politica vuole, in sintesi, «mettersi a disposizione per riportare Ischitella ad essere un paese normale». Da Cannarozzi a Giordano, da Colecchia a Voto, tutti hanno una propria storia politica di cui, sottolineano, «siamo orgogliosamente fieri, storie e culture politiche personali diverse e tutte rispettabili che intendono contaminarsi ed unirsi per portare Ischitella fuori dall'emergenza», aggiungendo che proprio perché "il lavoro da fare è immane, chiediamo il contributo a tutti: circoli, associazioni, cittadini per realizzare un programma semplice e credibile da far gestire ad una lista civica, composta da giovani, donne, e, perché no, anche di uomini esperti e competenti; in poche parole, un gruppo unito, leale e coeso capace di far nascere fermenti e stimoli nel tessuto sociale, politico ed economico di questo nostro paese». Qualunquismo? Niente di più falso. Per Giordano, Colecchia e gli altri «è salute pubblica, e in uno stato d'emergenza si chiede l'aiuto a tutti. Ci sarà da "pesare" e a tutti i livelli. In primavera ci saranno le amministrative, ogni cittadino deve sentirsi impegnato per voltare pagina e dare il proprio contributo, qualunque contributo: dal voto, all'idea, al lavoro, affinché la pagina successiva contenga un messaggio di speranza per i figli di questo paese e per il Gargano nord».
Francesco Mastropaolo