L’associazione ambientalista “Ambiente e Vita", tramite il suo responsabile provinciale Primiano Schiavone, stigmatizza il comportamento del Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare «il quale – sostiene – anziché occuparsi dei gravissimi problemi ambientali che attanagliano la sua regione, la Campania, sommersa da migliaia di tonnellate di rifiuti e a rischio di epidemie,si preoccupa di avviare procedimenti finalizzati a commissariare i parchi i cui presidenti non sono "allineati" alla sua linea politica governativa». Che senso ha, si domanda Schiavone «questo atteggiamento isterico del ministro, che non s'interessa delle vere questioni ambientali ed arriva a privare il Parco del Gargano del consiglio direttivo quando mancano solo sei mesi alla scadenza naturale del mandato?». Il presidente dell'associazione ambientalista si domanda inoltre perché «ad oggi il ministro Pecoraro Scanio ha lasciato cadere nel vuoto gli appelli del Parco nazionale del Gargano circa i finanziamenti per il potenziamento delle misure di prevenzione degli incendi boschivi?». La risposta è lo stesso Schiavone a darsela: «Temo che il ministro sia ancora turbato delle critiche mossegli dal suo precedessore ministro Matteoli e dal suo fedelissimo Gatta, attuale presidente del Parco del Gargano». «Noi crediamo che questi atteggiamenti del ministro Pecoraro Scanio, siano solo frutto di puro calcolo politico e di bieca vendetta», afferma Schiavone. Che poi aggiunge un parallelismo decisamente fuori luogo: «L'onorevole Pecoraro Scanio – aggiunge – è ignaro del fatto che il senatore Altero Matteoli durante il suo mandato non solo ha lasciato al suo posto Matteo Fusilli (expresidente del Parco del Gargano di area centrosinistra: ndc) facendogli concludere il mandato, gli ha pure accordato una proroga che gli ha anche consentito di continuare ad essere il presidente di Federparchi. Addirittura per fare ciò ha finanche modificato lo statuto dell'associazione dei parchi nazionali». Contro la richiesta di dimissioni di Gatta formulate dal ministero scende in campo anche la sezione alleantina di San Giovanni Rotondo: «Dovrebbero essere il governo e il ministro Pecoraro Scanio ad essere a rischio revoca. Gatta paga questa situazione per aver denunciato le inadempienze del ministero in occasione degli sciagurati incendi dell'estate scorsa sul Gargano».