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Coppa del Mondo di Bob, questo fine settimana “scende” Danilo

Chi l’avrebbe mai immaginato che un ragazzo del sud, nato e vissuto in uno dei centri balneari più rinomati del Gargano e della Puglia, sarebbe diventato un campione di uno degli sport invernali come il bob? Danilo Santarsiero, 29 anni di Vieste, è sicuramente uno dei pochi, se non l’unico ragazzo che ha lasciato il mare per la montagna.E per il quarto anno consecutivo si presenta al cancelletto di partenza della pista di Cortina D’Ampezzo per difendere i colori nazionali nella coppa del Mondo di bob. Il prossimo fine settimana sarà caratterizzato dalle gare di bob, e Danilo Santarsiero, atleta del Gruppo Sportivo Polizia di Stato sarà il punto fermo della nazionale italiana allenata da Jenny Isacco, medaglia di bronzo alle scorse Olimpiadi invernali di Torino 2006. “Finalmente ci siamo. Non vedo l’ora di ritornare in pista dopo l’ottimo risultato conseguito lo scorso anno con la conquista della medaglia di bronzo in coppa del Mondo sulle nevi di Calgary in Canada. Quest’anno giochiamo in casa e, insieme ai miei amici di equipaggio, Fabrizio Tosini (Gruppo Sportivo Fiamme Gialle), Paolo Valt (Gruppo Sportivo Carabinieri) e Gianluca Revaioly, puntiamo decisamente ad un risultato migliore. Durante le vacanze di fine anno sono stato nella mia Vieste dove in compagnia di amici e familiari ho trascorso delle giornate indimenticabili e dove mi sono ritemprato respirando l’aria del mare che insieme ai miei genitori sono le cose che mi mancano di più quando sono lontano da casa”. Ma come è nata la passione verso questo sport? “A Milano, dove tuttora studio Scienze motorie e dove ho conosciuto la mia attuale allenatrice Jenny Isacco. E’ stata lei ha convincermi. Prima del bob praticavo atletica leggera con ottimi risultati nei 100 metri. Poi, un giorno mi portò a Vipiteno e mi fece provare. Da allora mi sono appassionato ad uno degli sport più spettacolari”. Ma Danilo è molto legato al suo Gargano, e quando può lo raggiunge per incontrare i suoi cari. “L’estate soprattutto, quando vado a trovare i miei genitori  e il mio amico radiocronista Sandro Siena”.

Saverio Serlenga