I gestori: “canoni in aumento ma ci avevano promesso l’esenzione”.Il vice presidente del consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, e l'assessore regionale al Demanio, Guglielmo Minervini, avevano assicurato che i titolari degli stabilimenti balneari del Gargano colpiti dall'incendio scoppiato il 23 luglio non avrebbero pagato il canone demaniale per almeno due anni. Invece, non soltanto lo pagheranno normalmente, ma con sostanziosi aumenti. E'quanto denuncia Antonio Capacchione, il vice presidente regionale del Sib, il sindacato italiano balneari della Confcommercio, che evidenzia <<le forti preoccupazioni dei titolari degli stabilimenti balneari della Capitanata per il pericolo di cospicui aumenti dei canoni demaniali a seguito di una interpretazione dell'Agenzia pugliese del demanio relativa alla quantificazione del canone per le concessioni demaniali per gli anni 2007 e 2008». Aumenti che arrivano fino al 300% a causa di una interpretazione particolare e differente tra l'Agenzia nazionale del demanio e della regione Puglia sugli indici Istat che devono essere moltiplicati per i metri quadrati dello stabilimento balneare per pagare la concessione demaniale. A creare confusione, secondo Capacchione, sarebbe il passo della legge finanziaria del 2007 relativa agli importi aggiornati degli indici Istat. Secondo l'Agenzia del Demanio gli importi degli indici Istat che devono essere moltiplicati devono essere fatti decorrere dal 1994, mentre per la Regione Puglia dal 1999. Secondo il sindacato, che cura gli interessi di circa 500 stabilimenti balneari, l’anno di riferimento è solo quello precedente La finanziaria del 2007, spiega Capacchione, aveva scongiurato gli aumenti sul canone demaniale previsti dal cosiddetto «decreto Tremonti» che arrivavano fino al 300%, ora «invece con queste interpretazioni gli aumenti superano di gran lunga il 300 io, con il rischio di mettere in ginocchio l'economia di molti stabilimenti balneari, tra cui anche quelli che hanno subito danni dall'incendio del luglio scorso e che avevano ricevuto ampie assicurazione da parte delle autorità politiche che non avrebbero pagato il canone per almeno due anni e che invece dovranno pagarlo con gli aumenti e con il relativo conguaglio per lo scorso anno>>.