Secondo l’assessore al Turismo Massimo Ostillio i riti della settimana santa aiuteranno il turismo. Se Benedetto XVI non va alla "Sapienza", la Regione Puglia di "Nichi il rosso" va alla Via Crucis. Proprio così: la Regione più comunista d'Italia sarà il principale sponsor dei riti della Settimana Santa in Puglia. L'amore sacro insomma è pronto a sposare l'amor profano.Ma c'è poco di confessionale: le processioni del venerdì santo diventano l'esca per destagionalizzare i flussi turistici verso la Puglia. Anzi: offrono mete alternative ai tradizionali siti del turismo religioso. Non solo San Giovanni Rotondo e Monte Sant'Angelo quindi ma anche Bitonto, Molfetta, Noicattaro, Ruvo di Puglia, Taranto, Trani, Canosa di Puglia, Pulsano e Grecia salentina. Il progetto, ideato dall'associazione "Opera" di Molfetta, sarà presentato oggi nella presidenza della giunta regionale. A fare gli onori di casa non sarà il governatore Nichi Vendola, ma l'assessore al Turismo Massimo Ostillio che porterà fra un mese il pacchetto all inclusive" anche alla Bit. Alla borsa internazionale del turismo di Milano, quest'anno la Puglia si presenterà quindi anche un volto fatto di "desolate", "misteri" e "crociferi". Suggestioni religiose accomunate a molto più laiche tradizioni gastronomiche. Non è come invitare il Papa nella sede del Consiglio regionale, come hanno chiesto dal centrodestra. Ancora qualche giorno e sapremo se sulla Settimana Santa potrà esserci un armistizio tra i poli, una sorta di patto della scarcella.
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