"In questi giorni in cui la comunità locale e nazionale si interrogano sul ruolo della politica, riteniamo doveroso e necessario rimarcare la necessità che si ritrovino, al più presto, serenità e serietà per fare politica" – L'invito parte dalla dirigenza dell'Udc di Vico del Gargano, a seguito degli avvenimenti di questi giorni (i provvedimenti della magistratura riguardanti i vertici della Comunità montana del Gargano (Nicola Pinto e Giuseppe Maratea e il ministro Clemente Mastella).Ben lungi da noi – dicono segretario, componenti segreteria, iscritti e gruppo consiliare – promuovere forme di strumentalizzazione o sciacallaggio, anzi, tutto il nostro rispetto va sia al lavoro della magistratura che agli interessati da procedimenti giudiziari che, in uno Stato garantista quale l'Italia, non possono e non devono essere sottoposti a giudizi sommari. Come pure – aggiungono – sarebbe un errore penare che le eventuali colpe siano sempre e solo degli altri, in quanto una collettività, una classe politica e una classe dirigente che si rispettino devono interrogarsi per trovare gli stimoli giusti perchè questi momenti rappresentino la consapevolezza che l'impegno politico, la responsabilità delle scelte politico-amministrative, la gestione dei processi di rinnovamento e cambiamento devono vedere tutti coinvolti e nessun cittadino deve ritenersi escluso dal partecipare a dal dare il proprio contributo". Per l'Udc, in sofferenza non c'è soltanto la politica, ma anche altri settori della vita pubblica, per questo è indispensabile che vengano trovate quelle giuste sinergie, per condividere un percorso comune che – per gli esponenti dell'Udc – non potrà non iniziare con il ridare dignità e centralità, affermandone il suo ruolo insostituibile, alla "Politica", intesa nella sua accezione più completa. Altro errore, sarebbe quello di non reagire allo sconforto che, indiscutibilmente, prende tutti, ma, indipendentemente dalle idee politiche e dalle soggettive considerazioni che ognuno ha della politica, occorre "riappropriarsi del ruolo della cosiddetta "cittadinanza attiva", termine oggi molto in voga come slogan, ma poco attualizzato, guardando ai bisogni della collettività come impegno personale per contribuire a "costruire insieme il futuro della nostra bella comunità.