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Comunità Montana al via le trattative

E' partita ieri una settimana decisiva per le sorti politiche amministrative dell'ente mon­tano, terremotato dall'arresto di presi­dente (Nicola Pinto) ed assessore (Pep­pino Maratea) di venerdì 11 gennaio.Do­po i provvedimenti della magistratura, la responsabilità politica dell'ente è ri­caduta su Gino Vergura, in qualità di vice presidente. L'ex sindaco diessino di Monte Sant'Angelo, ora PD, ha iniziato nei giorni scorsi il percorso per uscire fuori dalla crisi in cui è piombata la Comunità Montana in seguito agli ar­resti. E lo ha fatto incontrando prima quelli della maggioranza. Una partenza però che non ha riscosso il plauso del capogruppo di Forza Italia, il viestano Gino Di Rodi, il quale non ha nascosto di essere perplesso sulle iniziali mosse di Vergura: "Vergura sta partendo con il piede sbagliato" dice Di Rodi. "Siamo in una fase caotica, dove serve lo spirito di collaborazione di tutti per risollevare l'ente e Vergura parla ancora di mag­gioranza e di minoranza. Ma come è possibile?" si domanda il forzista. Il ca­pogruppo degli azzurri ritiene, non a torto, che sia quanto meno anacronistico muoversi ancora in una logica politica di maggioranza ed opposizione dopo quan­to accaduto all'ente montano. "Forse qualcuno ancora non ha chiaro la por­tata politica degli eventi della altra set­timana. Qui non si tratta più di dire: noi siamo maggioranza e voi dall'opposizio­ne ci date una mano per uscire dall'im­passe. No. Qui serve stringersi tutti as­sieme per superare uno dei momenti più duri della storia dell'ente montano. E per farlo serve varare al più presto un go­verno istituzionale, con dentro tutti i partiti presenti nell'organo rappresen­tativo" incalza Di Rodi. II quale pun­tualizza però un altro aspetto, non di poco conto, che, se accettato da tutti, dovrebbe porre fine all'andazzo finora tollerato, anche se a malincuore, dei sin­goli consiglieri che si dichiarano indi­pendenti. "Stop ai personalismi. Saran­no chiamati al tavolo della crisi solo i partiti che sono rappresentati in Con­siglio Montano. Questo Vergura lo deve capire" spiega Di Rodi. Sull'ipotesi di governo istituzionale (composto da espo­nenti di maggioranza di centrosinistra e minoranza di centrodestra) se ne saprà di più subito dopo la riunione convocata per venerdì 25 gennaio ore 15,30 in via Sant'Antonio Abate 119 a Monte San­t'Angelo. Governo istituzionale che deve sobbarcarsi il compito di fare da ponte e traghettare l'ente verso la nuova com­posizione del proprio organo rappresen­tativo, il quale, come si ricorderà, è sca­duto lo scorso 22 ottobre 2007 ed è tuttora in regime di proroga. A tale scopo però i 13 comuni facenti parte della Comunità Montana (Mattinata, Monte Sant'Ange­lo, Rodi Garganico, Vieste, Carpino, San Nicandro, San Marco in Lamis, Ischi­tella, Cagnano, San Giovanni Rotondo, Peschici, Rignano Garganico e Vico del Gargano) devono accelerare i tempi nell'invio delle nomine dei rispettivi consiglieri di rappresentanza.