Dibattito sulla opportunità di ospitare un impianto di selezione per 14 Comuni dell’AtoHanno partecipato circa trecento persone alla manifestazione indetta dai partiti del centro destra contro la possibilità di localizzare a San Nicandro un impianto di gestione e selezione dei rifiuti. Una partecipazione esigua, considerando la popolazione sannicandrese ed anche lo stesso elettorato di centrodestra, probabilmente dovuto al fatto che della questione si sa ancora molto poco. Alla testa del corteo numerose bandiere,, sventolate da un gruppo di ragazzi, seguite dai segretari dei partiti e movimenti politici che hanno indetto la protesta (Udc, Forza Italia, An, Dc, La Destra, Città mia, Nuovo Psi), i consiglieri provinciali Michele Del Conte (Idv) e Giuseppe Pertosa (Indipendente) seguiti da altri esponenti politici e dagli altri manifestanti. "No alla discarica del Gargano" lo slogan della manifestazione, con il quale i partiti invitavano i sannicandresi a scendere in piazza per esprimere il proprio dissenso. II corteo ha attraversato le principali strade cittadine per terminare in piazza Domenico Fioritto dove si è tenuto un comizio finale di chiusura della manifestazione. Sul palco si sono avvicendati i segretari dei partiti politici che hanno ribadito la loro ferma opposizione al progetto dell'impianto di bio-stabilizzazione dei rifiuti sul territorio comunale contestando l'amministrazione comunale e provinciale. Contrarietà espressa con modi e contenuti diversi e che al di là dei toni particolarmente aspri usati da alcuni esponenti politici, hanno evidenziato la mancata condivisione dell'idea progettuale con tutte le forze politiche e con la città. A fronte della netta opposizione dell'Udc, della De e di Città mia che hanno espresso una decisa contrarietà al progetto considerato dannoso per l'ambiente e suscettibile di compromettere la salute pubblica e le attività produttive, altre posizioni hanno assunto, invece, contorni più sfumati, incentrate più sul metodo e la procedura adottata: `A1 comune non si può decidere e poi chiedere il confronto – ha protestato Giovanni D'Emma di An – l'amministrazione ha dato la propria disponibilità senza consultare nessuno e la provincia addirittura è andata oltre, prendendo decisioni che superano persino quella disponibilità. Noi chiediamo che si trovino le soluzioni tramite il confronto e il dialogo con tutte le forze politiche e con i cittadini ed a questo scopo ci attiveremo per la costituzione di un comitato cittadino che possa partecipare alle scelte dell'amministrazione." Perplessità per la mancanza di un termovalorizzatore ha espresso, invece, il coordinatore cittadino di Forza Italia Giovanni Villani che ha puntato il dito contro la politica regionale in materia di emergenza rifiuti: "Scontiamo i ritardi e le incongruenze del governo regionale che non ha voluto perseguire lastrada percorsa dal governatore Fitto – spiega Villani – . Quella dei rifiuti è una filiera che deve essere chiusa prevedendo la costruzione di più impianti di termovalorizzazione sul territorio regionale. La Regione Puglia, infatti; non prevede la realizzazione di termovalorizzatori nell'ambito dell'Ato Fg/1, quindi il ciclo dei rifiuti prodotti dal nostro bacino non si chiude. Noi non siamo contrari alla realizzazione dell'impianto complesso in linea di principio, ma potremmo sostenerlo solo qualora nell'ambito dell'Ato Fg/1 fosse prevista la realizzazione di un termovalorizzatore, altrimenti l'impianto si trasformerebbe in una discarica."