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Allarmante relazione del presidente della Corte d’Appello di Bari, Caferra

Un ricorso di due pensionati ultrasettantenni, presentato nel 2007 per definire un contenzioso con l’Inps, è stato fissato al 27 febbraio del 2013. Il presidente della Corte d’Appello di Bari, Vito Marino Caferra, ha voluto ricordare questo episodio – già oggetto di una interrogazione parlamentare – come emblema di una domanda di giustizia che anche nel distretto di Bari e Foggia appare destinato a non trovare risposte in tempi ragionevoli.
Le disfunzioni elencate dal magistrato, nella sua lunga relazione all’apertura dell’anno giudiziario a Bari questa mattina, ricalcano sostanzialmente quelle già denunciate negli anni scorsi. Dice Caferra: "Quello della durata poco ragionevole dei processi è un vero problema esistenziale, sia degli operatori del diritto, i quali vedono frustrato il loro lavoro, che di tutti i cittadini che attendono giustizia. Ha ragione il presidente della Repubblica: "È in gioco la credibilità del nostro Stato di diritto anche in sede europea"". Una vera e propria emergenza viene segnalata soprattutto nei contenziosi di lavoro e Caferra ha ricordato la cifra record di 20mila processi per magistrato a Foggia e 10mila a Bari. Sul versante della giustizia penale, i dati fanno emergere una particolare recrudescenza per delitti di mafia in alcuni grossi centri della provincia di Foggia, mentre, in positivo, non ci sono maxi-processi nuovi alle cosche mafiose, i quali assorbono enormi risorse. Quelli in atto sono in avanzato stato di definizione. La giustizia minorile è poi sempre all’attenzione della magistratura, dato l’alto numero di minori che continuano ad essere impiegati dalla malavita specie a Bari. Caferra ha offerto una nota positiva in materia, sottolineando il notevole impegno del Comune di Bari che ha implementato le attività sociali e assistenziali della prevenzione e a favore dei minori a rischio. Anche critiche al "protagonismo" di alcuni magistrati ed un richiamo al "rigoroso riserbo" previsto dalla loro funzione sono state espresse da Caferra. Fra i dati della relazione preoccupa il consistente aumento delle rapine (+18,4%) compiute ai danni di cittadini e in abitazioni, che ha sfiorato quota 2.000 delitti accertati; grave l’incremento dei reati di violenza sessuale e pedofilia (+23,4%) che riguarda quasi unicamente i circondari di Foggia e di Trani dove si sono registrati rispettivamente 112 e 84 reati. Aumentano (del 9%) i procedimenti per i reati contro la pubblica amministrazione; sono invece dimezzati (-51%) i delitti compiuti da cittadini stranieri. Inarrestabile viene definito il trend di crescita dei reati in materia dell’ambiente e del territorio (+19%) che hanno toccato quota 1.915. Dopo due anni di forte ridimensionamento tornano invece a salire le truffe (+37,2%).